’Acqua è vita’, solidarietà da 120mila euro

Presentato in Florim il progetto di Rock No War: pozzi in Paesi dove mancano risorse idriche. Sostegno di Lucchese, Sghedoni e Stefani .

’Acqua è vita’, solidarietà da 120mila euro

’Acqua è vita’, solidarietà da 120mila euro

Trecentoventi persone hanno partecipato, l’altra sera, alla serata di presentazione del progetto ’Acqua è vita’ dell’associazione solidale Rock No War Odv, presso Florim Gallery a Fiorano Modenese. Una serata all’insegna della solidarietà e con la partecipazione di ospiti di eccezione: Lorenza Bianchetti, madrina della manifestazione, la cantante Silvia Mezzanotte e Cesare Bocci, attore e conduttore televisivo: Il progetto di Rock No War, che prevede la costruzione di pozzi e sistemi idrici in varie parti del mondo dove la mancanza d’acqua potabile rende difficile la sopravvivenza delle persone, è partito grazie al gesto di tre imprenditori che hanno dato il proprio sostegno economico di 120 mila euro come startup di progetto, donati in parti uguali da Claudio Lucchese di Florim, dalla famiglia Sghedoni di Kerakoll e Franco Stefani di Modula.

Grazie alla loro generosità sono già stati realizzati tre pozzi con targhetta applicata. Il progetto avrà una durata di almeno due anni e si amplierà anche in altre zone di crisi che si stanno individuando vagliando le richieste in arrivo da più parti. La costruzione materiale di pozzi sarà a cura di aziende locali, con la conseguenza di offrire in loco occasione di lavoro. "Ripartiamo con un progetto di alto livello e di respiro internazionale - ha spiegato Giorgio Amadessi, Presidente di Rock No War, associazione di Formigine che dal 1995 organizza progetti solidali in tutte le parti del mondo - . Tutto è partito l’anno scorso, dopo un mio viaggio in Africa. Lì ho visto il problema dell’acqua, le difficoltà di accesso e di disponibilità di acque salubri e pulite, condizioni indispensabili per la salute e la vita stessa delle persone, in modo particolare dei bambini. Il cambiamento climatico, soprattutto in Africa, ha causato lunghi periodi di siccità, irregolarità delle stagioni ed inondazioni che hanno troppo spesso distrutto i raccolti, portando dunque all’aggravarsi ed al cronicizzarsi di una situazione di insicurezza alimentare, denutrizione e malnutrizione.

Il costo indicativo di un pozzo, in base al Paese in cui viene realizzato, può variare tra i 7 e i 10 mila euro, l’obiettivo è di realizzarne almeno cinquanta. Il progetto inizierà dalle zone di Malawi, Etiopia, Somalia, e poi Ecuador, Nigeria, Madagascar, Sierra Leone, Benin e man mano ovunque le donazioni raccolte ci consentiranno di spingerci". Tanti gli apprezzamenti e i riscontri raccolti dai tanti imprenditori presenti alla serata e disponibili a contribuire concretamente. Per chi desidera sostenere il progetto: IBAN: IT62F0538766781000003863417. CC intestato a: Rock No War – Progetto Acqua Causale: Erogazione Liberale.

Laura Corallo