Addio a don Lumetti, una vita per gli altri "Punto di riferimento umano e spirituale"

Sassuolo piange il sacerdote, per 43 anni in servizio alla parrocchia Madonna di Sotto. Il sindaco: "La città si è svegliata più povera"

Addio a don Lumetti, una vita per gli altri  "Punto di riferimento umano e spirituale"

Addio a don Lumetti, una vita per gli altri "Punto di riferimento umano e spirituale"

È in lutto Sassuolo, che ieri mattina si è svegliata, ha scritto il sindaco, "più povera". Nella notte tra domenica e lunedi è infatti venuto a mancare Don Umberto Lumetti, spentosi a 88 anni all’ospedale di Baggiovara dove era ricoverato da inizio luglio. Nativo di San Cassiano di Baiso ma sassolese di adozione, complici 43 anni trascorsi a Madonna di Sotto, prima insieme al fratello Don Achille, scomparso nel 2015, e poi come collaboratore dell’Unità Pastorale cui Madonna di Sotto fa capo oggi, Don Umberto aveva festeggiato a fine giugno i 60 anni di sacerdozio. Poco dopo è stato colpito da un infarto dal quale non si è più ripreso. Nella notte di ieri l’epilogo, con la notizia che ha suscitato unanime cordoglio in città: Don Umberto era infatti un punto di riferimento per la sua comunità parrocchiale e non solo. "Amorevole, accogliente, pronto a regalare sorrisi e serenità", si legge sui tanti messaggi che i fedeli hanno affidato ai social, ricordando "il sacerdote e l’uomo di grande fede e ricca umanità". La salma di Don Lumetti è esposta da ieri presso la chiesa di Madonna di Sotto, dove questa sera si svolgono, dalle 19, un rosario e una celebrazione eucaristica, e dove alle 10 di domani mattina si terranno le esequie.

"E’ stato un amico mio personale e di tantissimi sassolesi, sempre disponibile e gentile, e non si è mai tirato indietro nell’aiutare chi aveva bisogno", ha scritto il sindaco Gian Francesco Menani, ricordando come Don Umberto "insieme al fratello Don Achille ha contribuito a rendere forte la nostra comunità: lascia un ricordo indelebile".

Classe 1935, ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, Don Lumetti aveva ricoperto incarichi in Umbria e in Toscana, prima di tornare nel modenese. Vicedirettore alla Casa di Accoglienza dei Servi della Chiesa a Baggiovara dal 1978 al 1982, Cappellano all’ospedale di Sassuolo fino a 5 anni fa, da fine anni ‘70 era in servizio a Madonna di Sotto. "Ciao Don Umberto, ciao Berto. Sei stato il papà della Parrocchia per 43 anni e nel tuo ministero Sacerdotale lungo 60 anni chissà quante persone hai incoraggiato, aiutato, sostenuto e guidato. Eri la bontà, la generosità e la pazienza in persona: io ti ho conosciuto nel 1987 e non ti ho mai sentito dire sono stanco": il messaggio del Segretario Parrocchiale di Madonna di Sotto, Alessandro Mareggini, fa sintesi dello sgomento dei sassolesi, e al cordoglio di tanti si unisce anche quello della Diocesi. "La sua opera si è svolta privilegiando l’attenzione ai bambini e agli adolescenti, gli ammalati, le persone in difficoltà e i fedeli che partecipavano alla Messa feriale celebrata assiduamente. Un sacerdote di rara dolcezza e capacità intuitiva, gioviale e riservato al tempo stesso, aveva un’innata propensione all’accoglienza e all’ascolto, dimostrata dalla canonica pronta ad aprirsi per ricevere bisognosi, pellegrini e persone in cerca di consolazione".

Stefano Fogliani