Aimag, bocciato il ricorso contro il nuovo Cda

Il Tar Emilia-Romagna dà ragione ai Comuni di Carpi, Terre d’Argine, Bastiglia e Bomporto sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Aimag. La sentenza respinge le motivazioni dei comuni ricorrenti e conferma la legittimità delle scelte dei comuni. I sindaci invitano i ricorrenti a un dialogo costruttivo.

Aimag, bocciato il ricorso contro il nuovo Cda

Aimag, bocciato il ricorso contro il nuovo Cda

Il Tar Emilia-Romagna dà pienamente ragione ai Comuni di Carpi, Terre d’Argine, Bastiglia e Bomporto sulla vicenda del rinnovo del consiglio di amministrazione di Aimag e respinge le motivazioni degli 11 comuni ricorrenti, i sette dell’Area Nord e i 4 mantovani. La sentenza non ammette equivoci e non trova niente di strano sul fatto che si siano aperte le porte a Hera, che col suo 25% di quote azionarie è di fatto il socio di maggioranza relativa. "Non è sostenibile l’assunto che è illegittima la nomina di un amministratore designato dal socio privato perché – si legge nelle disposizioni della sentenza che reca la data del 24 gennaio – perché Aimag ha ottenuto l’affidamento diretto dei servizi pubblici comunali. Saranno semmai quegli affidamenti a doversi conformare alla situazione venutasi a creare per effetto della nomina del nuovo Cda. Nemmeno può sostenersi che per effetto delle decisioni assunte dall’assemblea dei soci nella seduta del 29.06.2023 si sia verificata la privatizzazione di Aimag, senza nemmeno passare da una procedura di evidenza pubblica". Ovvio, dopo mesi di un vero e proprio braccio di ferro innescato tra soggetti istituzionali, la soddisfazione dei comuni che oggi rappresentano la nuova maggioranza. "Questa sentenza – scrivono i sindaci di Carpi, Campogalliano, Soliera, Novi, Bastiglia e Bomporto – conferma in modo inequivocabilmente argomentato la piena legittimità delle nostre scelte, basate sul rispetto e la vicinanza che abbiamo nei confronti di Aimag. La sentenza è quindi una netta bocciatura della linea dei ricorrenti, che permette finalmente di riprendere il percorso di sviluppo e innovazione di Aimag, un’azienda solida e competitiva, grazie al lavoro quotidiano di centinaia di collaboratori". In una nota poi lanciano un ennesimo appello ai ricorrenti, affinché abbandonino definitivamente "posizioni pretestuose e si uniscano in un dialogo costruttivo", concludendo con l’anticipazione che "nei prossimi giorni convocheremo una riunione dei soci pubblici di Aimag, per condividere obiettivi, strategie e visione comune". Dopo mesi in cui non si è riusciti ad intavolare un dialogo costruttivo, l’invito pare il classico "ramoscello d’ulivo", che al momento pare respinto. "Credo che, al di là delle eventuali impugnative della sentenza del Tar che verranno valutate in seno al gruppo dei comuni ricorrenti, – avverte l’assessore di Mirandola Roberto Lodi (nella foto) – si debba aprire una riflessione sul fatto che, oggi, questa decisione lascia inalterati tutti i dubbi sulla strada intrapresa".

Alberto Greco