Al 7B titoli inediti e grandi capolavori. A prezzi popolari

Da stasera al 3 aprile, il Filmstudio 7B di Modena ospita la rassegna "Il cinema invisibile", con titoli d'essai a prezzi popolari. Si alternano prime visioni e grandi classici restaurati, offrendo al pubblico il meglio del cinema contemporaneo.

Al 7B titoli inediti e grandi capolavori. A prezzi popolari

Al 7B titoli inediti e grandi capolavori. A prezzi popolari

Una rassegna per cinefili, con titoli d’essai a prezzi popolari: è la formula ormai rodata del cartellone ‘Il cinema invisibile’ che da stasera al 3 aprile, ogni martedì in versione originale con sottotitoli e ogni mercoledì in versione doppiata, porta sul megaschermo del Filmstudio 7B di Modena (in via Nicolò dell’Abate 50) titoli inediti, ricercati, che sfuggono all’intrattenimento di massa. Oltre alle immancabili prime visioni. Un calendario in cui troviamo il meglio del cinema contemporaneo intrecciato a grandi classici restaurati, come il titolo d’apertura della rassegna: ‘Il cielo sopra Berlino’ (1987) di Wim Wenders, in programma stasera e domani alle 21. "Riflettevo su come in questa città convivano, si sovrappongano i mondi del presente e del passato, immagini doppie nel tempo e nello spazio, a cui venivano ad affiancarsi ricordi d’infanzia, di angeli in veste di osservatori onnipresenti e invisibili", le parole di Wim Wenders sulla nascita di questa idea.

La rassegna continua con due prime visioni: martedì’ 13 ‘Un anno difficile’ della celebrata coppia francese Nakache – Toledano, spassosa commedia sull’arte di arrangiarsi di due incorreggibili amici che vivono di espedienti, mentre il 20 febbraio sarà la volta dell’intenso documentario ‘Iyengar – Il maestro di Yoga’, un ritratto intimo incentrato sull’eredità e sugli insegnamenti di un leggendario santone indiano. E ancora, alcuni imperdibili film del migliore cinema contemporaneo come ‘Il male non esiste’ del premio Oscar Hamaguchi; l’indagine insieme toccante e divertente su una madre single ‘Ricomincio da me’ di Nathan Ambrosioni; il ‘Viaggio in Giappone’ di Elise Girard, in cui Isabelle Huppert è una scrittrice che attraversa il paese del Sol Levante per una delicata meditazione sul lutto e la scoperta di sé. La grande scoperta ‘Il cielo brucia’ di Christian Petzold, Orso d’argento per la miglior regia a Berlino 2023, che chiude la rassegna il 2 e 3 aprile: una commedia, solo in apparenza leggera, su un gruppo di amici in vacanza che si lascia progressivamente contagiare da una malinconia e da una riflessione capaci di tagliare in profondità. Il meglio del cinema contemporaneo, come dicevamo, accostato a grandi classici recuperati: e qui, oltre a ‘Il cielo sopra Berlino’, troviamo anche ‘Il grande Lebowski’ dei fratelli Coen, uscito nel ’98: un noir ormai divenuto culto che gira attorno alla malinconica rassegnazione alla marginalità in un mondo feroce. Infine, il capolavoro di Michael Cimino datato 1978 ‘Il cacciatore’: un magniloquente e appassionato ritratto dell’America lacerata da una tragica brama di autodistruzione seguita al dramma del Vietnam.

Chiara Mastria