Alleanza tra i mercato storici. Delegazione dell’Albinelli a Firenze

Una delegazione del Mercato Albinelli visita il Mercato Centrale di Firenze per promuovere un'associazione internazionale dei mercati storici, con l'obiettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio culturale immateriale di queste storiche strutture.

Una visita a un mercato ’gemello’ per promuovere una grande iniziativa internazionale per salvaguardare e tutelare il patrimonio dei mercati storici. Una delegazione del Mercato Albinelli, guidata dal presidente del Consorzio, Andrea Solieri, e dal direttore, Sergio Romagnoli, è stata in visita al Mercato Centrale di Firenze per siglare un protocollo d’intesa per costituire una associazione internazionale dei mercati storici, insieme a soggetti quali il mercato di Berlino, Gerusalemme, Kyoto, Copenaghen, Oslo, Malmo, Barcellona, Riga, Cork, Santander e, in Italia, quello di Livorno.

"Il senso dell’iniziativa è chiaro – sottolinea Andrea Solieri, presidente del Mercato Albinelli – ovvero aderire a un memorandum per la tutela e la valorizzazione internazionale dei mercati storici coperti. Essere stati accettati a questo consesso, insieme a soggetti di grandissimo prestigio e fama come alcuni dei principali mercati al mondo, ci spinge a fare sempre meglio per valorizzare l’Albinelli e per dare impulso a una tradizione che si rinnova".

Il memorandum, firmato in riva all’Arno, mette al centro le principali caratteristiche di questi mercati che devono essere storici, di carattere alimentare e con un evidente interesse pubblico Ragioni che hanno spinto questa associazione in via di costituzione ufficiale a richiedere all’Unesco il “riconoscimento delle Pratiche Tradizionali quale patrimonio culturale immateriale”.

Massimo Manetti, presidente del Consorzio Mercato Centrale di Firenze, spiega: "Ci fa piacere aver ricevuto questa visita da parte degli amici del Mercato Albinelli. Il nostro mercato festeggia 150 anni, abbiamo 100 negozi tanti dei quali sono qui da generazioni. Il Mercato Centrale di Firenze è il simbolo e l’identità della città, ci teniamo a valorizzarlo. E ora siamo aperti al mondo: con altri mercati stiamo creando questa associazione internazionale dei mercati storici, con l’obiettivo di essere riconosciuti dall’Unesco. Quello dei mercati storici è un patrimonio da difendere: mestieri, professionalità storia. Non solo la struttura, ma un patrimonio immateriale da salvaguardare".