MARCO PEDERZOLI
Cronaca

Amianto e cibo putrefatto: "A Inalca e Quanta la bonifica"

L’ordinanza del sindaco e nuovi accertamenti dell’Ausl. Entro cinque giorni . devono presentare un piano. .

L’impianto Inalca distrutto

L’impianto Inalca distrutto

Inalca e Quanta dovranno "immediatamente" bonificare l’area di via Due Canali andata a fuoco nella notte fra il 10 e l’11 febbraio scorso. È quanto stabilisce l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Marco Massari, primo responsabile della sanità pubblica. Le due aziende che fanno capo al gruppo Cremonini (lavorazione carni) e a CirFood (magazzino e stoccaggio materia prima fresca) dovranno presentare entro cinque giorni un piano per smaltire i generi alimentari stoccati nell’enorme sito che stanno andando in putrefazione e, soprattutto, i detriti delle coperture di amianto che si sono frantumati all’interno del perimetro dell’area.

L’ordinanza del Comune di Reggio è rivolta alle due società che nei capannoni svolgevano la loro attività, Incalca e Quanta, e si basa sul rapporto fornito dai vigili del fuoco e sulla documentazione prodotta da Sirio srl il 13 febbraio, in cui l’amministrazione ha "appreso dell’esistenza, negli edifici di via Due Canali 13, di coperture in cemento amianto con relativa valutazione dello stato di conservazione". Da lì sono partite le prime ordinanze urgenti (del 14 e del 15 febbraio), "finalizzate all’immediata bonifica da parte di Iren spa, quale gestore del servizio pubblico di rifiuti nel territorio comunale, dagli eventuali frammenti amiantiferi nelle aree pubbliche e private vicine allo stabilimento Inalca, nell’area del Parco della Resistenza e sulla pista ciclopedonale adiacente".

Nel frattempo la procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta – ancora in corso – per incendio colposo, sequestrando parte dell’area interessata dal rogo per svolgere accertamenti.

Da alcuni accertamenti di ieri dell’Ausl, però, emerge come "l’area scoperta dell’impianto identificata come ’cortiliva’, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte a impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto".

Nel contempo, "emerge, inoltre, che alimenti di varia origine tra cui consistenti quantità di origine animale identificati come Soa (sottoprodotti di origine animale) categoria 2, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, stanno subendo un normale processo di putrefazione che determina la necessita di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi".