Amianto tra le macerie ex Civ&Civ. Comitato sul piede di guerra: "Perché nessuno ci ha avvertito?"

I residenti del Villaggio Europa chiedono spiegazioni all’Ausl: "Riferisca quali verifiche sono state fatte". Interrogazione del M5s in Consiglio: "Avevano detto che gli ultimi residui erano stati rimossi nel 2019".

Amianto tra le macerie ex Civ&Civ. Comitato sul piede di guerra: "Perché nessuno ci ha avvertito?"

Amianto tra le macerie ex Civ&Civ. Comitato sul piede di guerra: "Perché nessuno ci ha avvertito?"

"Il problema è che cospargere con l’incapsulante liquido (rosso) i detriti della demolizione non serve a molto. La dispersione e il rilascio di fibre ci può essere stato nel momento in cui si è andato a demolire il magazzino, ovvero gli elementi che contenevano amianto: il piano di rimozione amianto andrebbe applicato durante la demolizione di un fabbricato non a posteriori". Comitato Villaggio Europa sul piede di guerra dopo che è stata ufficializzata la presenza di amianto al cantiere dell’Ex Civ&Civ. "Perché i residenti ancora una volta non è stata informata?".

I cittadini fanno presente che "le macerie verniciate di rosso sono visibili solo dall’ingresso di Parmareggio. Sono lì almeno da un mese e finalmente ora abbiamo capito, dalle risposte di Arpae, perché il cantiere è fermo con le demolizioni partite a fine gennaio. Appena ci è stata ventilata la possibilità della presenza di amianto da parte di alcuni lavoratori preoccupati, abbiamo chiesto informazioni a Politecnica che ci ha comunicato che la sostanza rossa era stata messa unicamente per evitare di sollevare polveri".

Incalzando con qualche domanda aggiuntiva sulla possibile presenza di amianto, "ci è stato risposto che Conad aveva attivato tutte le verifiche del caso, in collaborazione con l’Ausl, per valutare nel dettaglio gli esiti delle demolizioni e si stavano appunto attendendo dei dati ma che, visto quanto aveva dichiarato CIV, si poteva essere ottimisti". In attesa però di dati ulteriormente approfonditi, "avevano previsto la stesa di questo prodotto in tutte le aree soggette a demolizione. Diversi cittadini nel frattempo hanno parlato con gli operai del cantiere, che senza troppi giri di parole, hanno invece confermato con certezza la presenza di amianto. Ieri infatti, scopriamo con la conferma di Arpae e Ausl, che l’amianto c’era eccome, proprio come dicevano gli operai. Bene, proseguono dal comitato, "se ora Ausl sta facendo i controlli del caso ma se, come dice Arpae, c’è il piano di rimozione amianto, cos’è successo? Perché l’Ausl ha fatto verniciare? Perché non hanno smontato le lastre intere, come d’obbligo? Hanno fatto crollare tutto per errore? Esigiamo chiarimenti immediati dall’AUSL su questi punti".

Sul tema interviene anche il gruppo territoriale del Movimento 5 stelle che ha presentato una interrogazione urgente in Consiglio comunale: "Quali verifiche sulla eventuale presenza di amianto sono state svolte dagli organi competenti preliminari all’avvio di lavori di demolizione?". La conferma della presenza di amianto nel cantiere "preoccupa per tre motivi: il primo perché era emerso che gli ultimi residui di cemento amianto presenti nell’area, dopo la bonifica del 2006, erano stati rimossi nel 2019". Il secondo motivo "è legato al fatto che nulla si sa rispetto alla eventuale presenza di amianto negli edifici già demoliti, con inerti ammassati nei grandi cumuli nella parte lungo la tangenziale, poi macinati sul posto e rimossi". Il terzo è che "la presenza di amianto non si sarebbe venuti a conoscenza se non fosse stato per le segnalazioni dei cittadini, che hanno poi portato alla conferma da parte dell’Ausl".