Ampliamento discarica, il Comune replica ad Arpae

Il Comune di Finale Emilia replica alle osservazioni di Arpae riguardo alla discarica Feronia, contestando le determinazioni dirigenziali e sottolineando superamenti dei limiti di contaminazione nelle acque sotterranee.

Ampliamento discarica, il Comune replica ad Arpae

Ampliamento discarica, il Comune replica ad Arpae

Il Comune di Finale Emilia ha depositato martedì presso il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna, una memoria di replica che controbatte le osservazioni presentate da Arpae rispetto alla richiesta di annullamento delle determinazioni dirigenziali riguardanti la discarica Feronia di Finale Emilia, avanzata dall’amministrazione comunale attraverso il proprio legale, avvocato Matteo Ceruti, con il ricorso originario del 17 luglio 2023 e quello aggiuntivo dell’11 aprile 2024 e supportato dalla relazione tecnica redatta dal consulente chimico, Roberto Chiono. "Le determinazioni dirigenziali di Arpae di cui il Comune di Finale Emilia chiede l’annullamento – si legge in una nota - sono la 2553 del 18 maggio 2023, unitamente a tutti gli atti successivamente ad essa collegati, che assumeva come valori di fondo quelli che per il Comune sono invece gli sforamenti riscontrati e la 771 del 9 febbraio 2024, con cui si sanciva la ratifica positiva della Conferenza dei Servizi del 19 dicembre 2023 che approvava l’analisi di sito specifica trasmessa da Feronia, con annessa dichiarazione di non contaminazione della discarica". In particolare, con la determinazione 2553, Arpae aveva assunto per il sito di Finale Emilia nuove Concentrazioni Soglia di Contaminazione come ‘valori di fondo’ per metalli inquinanti quali ferro, manganese, arsenico, accertando superamenti dei limiti nelle acque sotterranee, valori che secondo l’agenzia regionale non dipendevano dalla discarica ma dalla natura del terreno.

Angiolina Gozzi