Battuta sessista contro i medici. Borghi: "Donne belle e catorci". Bufera sul sindaco, lui si scusa

La frase a un evento pubblico sulla sanità a San Prospero. Le Donne Pd: "Non fa ridere nessuno". Lui prova a giustificarsi: "Frainteso, non volevo offendere nessuno. Mi scuso". L’Ausl si dissocia. .

Battuta sessista contro i medici. Borghi: "Donne belle e catorci". Bufera sul sindaco, lui si scusa

Battuta sessista contro i medici. Borghi: "Donne belle e catorci". Bufera sul sindaco, lui si scusa

"Lui ha preso due donne belle, giovani e aitanti (ha detto interrompendo il primario di Chirurgia dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola Stefano Sassi, ndr), mentre a lui (Alfonso Calogero, direttore di Ortopedia, ndr) danno solo dei catorci". E’ bufera sulla frase sessista pronunciata dal sindaco Pd di San Prospero Sauro Borghi in un incontro pubblico organizzato dal Comune sui nuovi modelli organizzativi della sanità locale e riferita al personale medico neoassunto: a distanza di una settimana (l’evento pubblico risale al 20 novembre) il video è diventato virale e ha scatenato vibrate reazioni, amplificate dalla vicinanza con la Giornata indetta contro la violenza alle donne. Borghi si è giustificato dicendo che "era una battuta scherzosa che non voleva offendere nessuno. Mi dispiace – ha precisato –, sono pronto a chiedere scusa a chi può averla mal interpretata". Aggiunge poi che "catorci" era riferito ai medici (maschi) assunti in Ortopedia. Ma restano i dubbi e polemiche con imbarazzo nel partito. "Le facciamo appello – ha stigmatizzato subito Patrizia Belloi, portavoce della Conferenza delle Donne del Pd di Modena –, quando e se le torna la fregola irrefrenabile di esternare una battuta sessista mentre riveste il ruolo affidatole dalle cittadine e dai cittadini, per favore si taccia. Davvero abbiamo bisogno, nel 2023, di un sindaco che sottolinei l’aspetto fisico del personale medico di un reparto? Davvero pensa che si tratti di motti di spirito particolarmente intelligenti o divertenti? Quelle che per lei sono uscite simpatiche contribuiscono invece a rafforzare un modo di vedere le donne e una cultura che proprio in questi giorni, con il segretario provinciale Solomita, abbiamo definito patriarcale e maschilista". Ancora più ferma la condanna che viene dal Coordinamento Donne Pd della Bassa Modenese laddove affermano "prendiamo le distanze e ci dissociamo da quanto affermato pubblicamente dal sindaco Borghi, esprimendo al contempo tutta la nostra piena solidarietà nei confronti delle dipendenti dell’Azienda Usl di Modena". La presenza di numerose professioniste e professionisti della sanità all’incontro ha obbligato anche l’Ausl a prendere decisamente le distanze da quanto è stato pronunciato e registrato. "La Direzione dell’Azienda Usl di Modena si dissocia nettamente dalle parole del sindaco Borghi e ritiene doverose le scuse e le precisazioni da lui inviate in merito all’impegno nel contrasto alla violenza contro le donne e nella promozione dei loro diritti, anche sul campo lavorativo. Le parole – aggiunge l’Ausl – hanno un peso, ancor di più se a pronunciarle è una figura istituzionale e non possiamo che essere d’accordo sulla necessità di continuare a lavorare per evitare, in ogni contesto, l’utilizzo di un linguaggio che possa risultare offensivo". Borghi, travolto da polemiche bipartisan, ha provato a giustificarsi sostenendo che si "sia in qualche modo strumentalizzato contro un sindaco che in questi anni ha dimostrato di operare con fatti concreti per il bene della comunità e del territorio, sempre impegnato a far valere qualsiasi diritto, sempre pronto a sacrificarsi per il bene di tutti e col massimo rispetto valoriale della donna". E oggi ha convocato una conferenza per ribadire le scuse e l’impegno contro la violenza di genere.

Alberto Greco