"Mio figlio morto al Policlinico per una infezione, voglio giustizia"

L’appello di una mamma, Isabella Massamba, che ha fatto causa all’ospedale: "Mancata igienizzazione" L’azienda ospedaliero-universitaria: " Non ci riconosciamo nei comportamenti che ci sono stati attribuiti"

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Modena, 9 marzo 2021 - "Voglio che emerga la verità sulla morte di mio figlio ". Un appello che lancia pubblicamente una mamma, la 43enne Isabella Massamba (in passato ex consigliere comunale del Pd ), dopo il decesso, avvenuto l’11 febbraio del 2018, del figlio Daniele, appena nato, al settimo mese, "e morto all’ospedale dopo dieci giorni. Mio figlio non è morto per problemi respiratori, come ci è stato comunicato, ma per aver contratto una infezione Escherichia coli nel reparto di Neonatologia del Policlinico ". Massamba, che ha voluto raccontare la sua vicenda in una conferenza stampa indetta online, accompagnata dall’avvocato Roberta Nigro dello studio legale Milano & Partner, ha presentato una causa civile contro l’ospedale, sostenendo che l’infezione contratta da suo figlio sia stata la conseguenza della mancata igienizzazione e messa in quarantena del reparto. "Tre giorni prima che nascesse mio figlio - le parole di Massamba – è morta un’altra bambina, dopo essere stata trattata per giorni con antibiotici. Alla nascita, Daniele è stato messo nella sua stessa incubatrice. Alla morte di mio figlio si è ammalata anche un’altra bambina che, intubata, si è salvata tre settimane dopo. Contemporaneamente, in una stanza dello stesso reparto, è morta un’altra bimba". Giovedì, l’ 11 marzo, "si riuniranno gli avvocati e i periti di parte. Il Policlinico e la perita nominata dal giudice stanno cercando di portare avanti la tesi che mio figlio sia morto per problemi respiratori suoi, e che la Neonatologia abbia protocolli talmente perfetti da non poter essere accusata di nulla. Ma io ritengo che le cose siano andate diversamente e voglio che sia fatta luce su quanto accaduto". In merito a intervenire è la direzione dell’azienda Ospedaliero Universitaria, in una nota: "Riteniamo anzitutto doveroso esprimere il cordoglio alle famiglie dei due neonati deceduti all’epoca dei fatti che risalgono al 2018. Fatta questa premessa, come sempre avviene in questi casi, l’Azienda non intende pronunciarsi sul caso esposto sino al termine dei procedimenti giudiziari in atto". "Capiamo la situazione di grave sconforto della famiglia ma non ci riconosciamo nei comportamenti che ci sono stati attribuiti – dichiara il Alberto Berardi, direttore di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - tutti i miei collaboratori hanno sempre dimostrato grande attenzione al rispetto delle norme di buona pratica clinica e assistenziale, con particolare riferimento alla prevenzione delle infezioni nosocomiali. La Neonatologia di Modena è un centro di rilievo nel panorama nazionale per l’assistenza ai prematuri, centro provinciale dell’emergenza neonatale, un reparto che assiste circa 450 bambini prematuri all’anno".