Bonaccini si candida alle Europee: "Per la Regione si vota in autunno"

Il presidente dell’Emilia Romagna ha rotto gli indugi accogliendo la richiesta della segretaria Dem Schlein

Bonaccini si candida alle Europee: "Per la Regione si vota in autunno"

Bonaccini si candida alle Europee: "Per la Regione si vota in autunno"

"Questo messaggio è per tutti voi emiliano-romagnoli, con enorme gratitudine. Oggi non finisce nulla, oggi è un nuovo inizio. Abbiamo ancora tantissima strada da percorrere insieme". Con queste parole Stefano Bonaccini su Facebook ha accompagnato un lungo video messaggio, dieci minuti, in cui spiega perché ha accettato di candidarsi alle Europee nella circoscrizione del Nord-Est, chiesto dalla segretaria Elly Schlein. "Per me è stata una riflessione lunga – ha detto leggendo il messaggio – sono stati questi dieci anni alla guida dell’Emilia-Romagna importantissimi, belli, faticosi ma molto importanti".

È a Bruxelles, ha proseguito, "che si prendono e sempre più si dovranno prendere decisioni importanti. È in Europa che si gioca la nostra capacità di rappresentare i nostri valori, i nostri interessi, le cose che servono ai nostri cittadini. Siamo chiamati ad un lavoro difficile e importantissimo: realizzare politiche che tengano insieme ambiente e lavoro e non contrapporli, una transizione ecologica e digitale che salvaguardi le classi più deboli e le nostre filiere economiche. Perché è lì, in Europa, che si costruiscono le condizioni per la pace o ci si arrende alla guerra e alle guerre".

Nato a Campogalliano, a 15 anni ha la tessera del Pci. Dopo la maturità scientifica Bonaccini comincia giovanissimo a fare l’assessore, prima nel suo Comune, quindi a Modena dal 1999 al 2006. Diventa segretario provinciale e poi regionale del Pd, entra in Regione nel 2010, viene eletto presidente a fine 2014 ed è confermato nel gennaio 2020. Da fine 2015 ad aprile 2021 presiede anche la Conferenza delle regioni. Il momento più esaltante della carriera arriva alle regionali del 26 gennaio 2020, quando Bonaccini ottiene il secondo mandato con oltre il 51% dei voti dopo una campagna elettorale durissima in cui sconfigge la leghista Lucia Borgonzoni e i timori sull’ex regione rossa divenuta contendibile. La delusione più cocente il 26 febbraio 2023: è favorito alle primarie aperte del Pd, dopo aver raccolto il 53% dal voto degli iscritti, ma viene nettamente battuto da Elly Schlein. Il 12 marzo 2023 è eletto presidente del partito. "Io non me ne vado dall’Emilia-Romagna, da qui non me ne andrò mai – ha detto concludendo il suo intervento –. Ricoprirò a tempo pieno il mio ruolo, se sarò eletto, fino alla prossima estate, fino all’ultimo giorno, le elezioni regionali si svolgerebbero ragionevolmente nel prossimo autunno, cioè dieci anni dopo quelle che mi portarono qui. La prima volta fui eletto nel novembre 2014. Sarà una transizione ordinata, come siamo abituati a fare in Emilia-Romagna".