ALBERTO GRECO
Cronaca

Borghi fa ammenda: "Battuta infelice, chiedo scusa alle donne. Mi autosospendo dal Pd"

Il sindaco di San Prospero dopo lo scivolone sessista sui medici: "Non volevo offendere i professionisti della sanità che stimo. Ho sbagliato e resterò fuori dal partito per non creare imbarazzo".

Borghi fa ammenda: "Battuta infelice, chiedo scusa alle donne. Mi autosospendo dal Pd"

Borghi fa ammenda: "Battuta infelice, chiedo scusa alle donne. Mi autosospendo dal Pd"

L’indomani della bufera che lo ha investito per le espressioni "sessiste" pronunciate in un incontro pubblico (organizzato dal Comune il 20 novembre scorso) in cui si discuteva sugli investimenti per la sanità locale, il sindaco Sauro Borghi ribadisce le sue scuse e lo fa senza alcuna reticenza. Si era rivolto ai medici parlando di "donne belle, aitanti" assunte in Chirurgia, in confronto ai "catorci" di un altro reparto (Ortopedia) dell’ospedale di Mirandola. Davanti ai giornalisti convocati ieri presso il Municipio non accampa giustificazioni: "Non avrei mai voluto apparire sui giornali per quello che è successo, – afferma Borghi – ma per l’impegno profuso per la mia comunità e per tutte le comunità del territorio della Bassa. Ma è successo...". Ora, la sua esperienza amministrativa pare segnata da questo episodio che ha gettato lui nello sconforto e che lo ha fatto bersaglio di numerose critiche venute da tutte le parti, sia dal suo schieramento politico, il centrosinistra, che dagli avversari. Come conseguenza – benché non gli sia stato richiesto da alcuno e alcuna – ha deciso e ha annunciato di essersi autosospeso dal Pd. "Non intendo mettere in imbarazzo nessuno e tantomeno mettere in difficoltà il partito. Resterò fuori dal Pd – spiega – fino a quando non verrà chiarita questa situazione". "Pur ritenendo di averlo già fatto domenica scorsa – dice Borghi leggendo il comunicato cui si è affidato – oggi (ieri per chi legge ndr) sono qui per ribadire le scuse a tutti i primari, medici, infermieri del nostro ospedale Santa Maria Bianca, della nostra sanità territoriale, siano essi uomini o donne, che mi conoscono e sanno quanto li stimo. Mai ho voluto mettere in discussione od in cattiva luce la loro professionalità e la loro abnegazione e li ringrazio per l’impegno che stanno mettendo in campo in questo momento di grande difficoltà, in carenza di risorse finanziarie ma soprattutto umane, con nuove progettualità per il bene del nostro territorio e per la difesa della sanità pubblica". Poi, perché non si alimentino dubbi sulla sincerità dei suoi proposti, le scuse le rivolge "a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l’obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere che ho sempre condannato e sempre condannerò; e alle donne del Pd che correttamente hanno preso distanza dalla mia affermazione che in quel contesto voleva essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice, ma per loro rispetto mi sono autosospeso dal partito e faccio a loro presente che i loro valori sono gli stessi che animano me da sempre. In passato – ha ricordato – sono stato un fautore della nascita del Centro antiviolenza del territorio". Ha poi rivolto scuse alle figlie "che mi hanno ammonito sull’accaduto, ma conoscendomi hanno compreso che le mie sono scuse sentite. Nostro Signore disse: ’Chi è senza peccato scagli la prima pietra’. Io ho peccato, ma confido nel perdono".

Alla fine del suo intervento l’auspicio che ora si volti pagina e si inizi a discutere da ora in avanti di altro, dei problemi del territorio, legati a "viabilità, sanità, Aimag, attrattività per citare alcuni esempi e per i quali non verrà mai meno il mio impegno".