
Slitta a martedì il conferimento dell’incarico per eseguire l’autopsia sui resti di Lidia Ardizzoni, la novantenne trovata senza vita e...
Slitta a martedì il conferimento dell’incarico per eseguire l’autopsia sui resti di Lidia Ardizzoni, la novantenne trovata senza vita e avvolta nel cellophane nel garage di una casa di via Provinciale, alle porte di Scortichino (nel Ferrarese). Il corpo della donna sarebbe stato nascosto nella rimessa dopo il decesso per cause naturali per permettere al figlio, originario di Mirandola, di continuare a percepire la pensione. Al lavoro sui resti dell’anziana ci saranno tre professionisti, un medico legale, un tossicologo e un genetista. L’autopsia servirà alla procura, che indaga per occultamento di cadavere e indebita percezione di erogazioni pubbliche, per cristallizzare le cause della morte ed escludere altre condotte omissive o colpose. "Ero distrutto, non avevo i soldi per pagare il funerale" avrebbe spiegato il figlio, il 54enne Massimiliano Poletti, per motivare l’immotivabile. Il decesso della madre, avvenuto a inizio anno per cause naturali, era l’ultimo tassello di un mosaico di disperazione. Prima la perdita della casa nel 2023, la villetta nella quale abitava con compagna e figlio proprio vicino alla madre. Poi i conti da pagare che si accumulavano e i soldi che non bastavano mai, nonostante il lavoro da rappresentante di prodotti da bar.