Cala il sipario sul Coverings. Ceramica, innovazione e qualità: "Il Made in Italy lascia il segno"

Si conclude oggi la kermesse negli Usa. E intanto si pensa già alla prossima edizione del Cersaie. Verdi (Italcer): "Il mercato americano ci tiene in piedi. Ma la concorrenza sleale va fermata subito".

Cala il sipario sul Coverings. Ceramica, innovazione e qualità: "Il Made in Italy lascia il segno"

Cala il sipario sul Coverings. Ceramica, innovazione e qualità: "Il Made in Italy lascia il segno"

Soddisfazione e grande ottimismo, nonostante i numeri non troppo confortanti e la crisi internazionale che si è abbattuta anche sul settore della ceramica.

Il Coverings di Atlanta si chiude stasera dopo giorni di intenso lavoro per gli oltre cento espositori italiani per i quali il mercato americano è davvero fondamentale. Tra caffè, cornetti e pizze offerti al padiglione di Confindustria Ceramica senza sosta, si sono stretti nuovi accordi e si sono fatti importanti affari accompagnati da sorrisi e strette di mano.

Eleganza, innovazione, originalità e creatività oltre a un’accoglienza che ci rende davvero unici, hanno conquistato totalmente il mercato americano. Il made in Italy è e resta inconfondibile, sempre e comunque. E gli imprenditori, guidati dai vertici di Confindustria ceramica (presenti in fiera h24 il presidente Giovanni Savorani, il vice presidente Emilio Mussini e il direttore Antonio Cafiero), lo sanno molto bene: nei loro stand hanno esposto con maestria tutte le novità del settore, raccontando le tendenze, svelando i segreti di una vera e propria arte che vede il distretto ceramico di Sassuolo al centro. Una forza e una tradizione che faranno uscire questo importantissimo comparto industriale dalle sabbie mobili dovute al mercato europeo fermo.

Oltreoceano si è respirato un inguaribile ottimismo che neppure i segni meno riescono a spegnere.

Anche Graziano Verdi, amministratore delegato di Italcer, uno dei gruppi più importanti presenti ad Atlanta, riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno: "A fine anno come gruppo – dice Verdi sorridendo e cercando di mimetizzare la stanchezza dopo decine e decine di incontri – riusciremo a fare i numeri del 2022 e questo è davvero molto positivo. Il mercato Usa, inutile negarlo, ci tiene in piedi: a fronte di un + 15 per cento nel Nordamerica registriamo purtroppo un -10% in Europa. La concorrenza sleale va fermata...non ci sono dubbi. E va fermata in fretta, senza perdere tempo".

E mentre cala il sipario sul Covering di Atlanta, già si comincia a parlare della 41esima edizione del Cersaie in programma dal 23 al 27 settembre, "il più importante appuntamento a livello mondiale per la ceramica e l’arredobagno".

E questo sebbene manchino cinque mesi alla sua apertura la kermesse è stata anticipata durante il Coverings: "Anche quest’anno occuperemo tutti gli spazi disponibili sui quindici padiglioni della fiera", ha anticipato il vicepresidente di Confindustria Ceramica Emilio Mussini.

"La novità di quest’anno è lo Spazio 19, il Padiglione che consentirà un ampliamento merceologico sinergico con gli altri ambiti espositivi di Cersaie, in grado di offrire una più ampia selezione di prodotti ed una visione più completa rispetto al mondo del contract. Ricco è il calendario di iniziative culturali e di formazione, declinato sul tema dello spazio architettonico per ceramica, arredobagno, architettura e dell’urbanistica. Si confermano gli spazi culturali di ’Costruire Abitare Pensare’, il padiglione della Città della posa, l’Agorà dei Media posto nella Mall 29/30".