Calenda apre ai Dem: "Mezzetti di sinistra ma è persona capace". Gelo però sui 5stelle

Tappa in città per il leader di Azione assieme al parlamentare Richetti "Se per stare con i pentastellati dice no alla Bretella, noi non ci siamo" . Zanca: "La chiave per trovare un’intesa si chiama Patto di legislatura". .

Calenda apre ai Dem: "Mezzetti di sinistra ma è persona capace". Gelo però sui 5stelle

Calenda apre ai Dem: "Mezzetti di sinistra ma è persona capace". Gelo però sui 5stelle

La formula magica per tenere insieme Atene e Sparta, Azione e il Movimento 5 stelle, è il ’Patto di legislatura’, un accordo cioè focalizzato sui temi e sui programmi, e solo su quelli, per lo sviluppo della città di Modena. Ieri mattina il leader di Azione Carlo Calenda – in tour in Emilia Romagna assieme al capogruppo di Azione-Per-Renew Europe a Montecitorio Matteo Richetti e il commissario di Azione Modena Paolo Zanca – ha fatto tappa in città, ’rapito’ dal duomo che dopo la conferenza è corso a visitare.

Inevitabile il riferimento alla candidatura di Massimo Mezzetti da parte del Partito democratico: "Era uno dei due nomi – ha ricordato Calenda – che avevamo fatto, anche se dal punto di vista politico sicuramente è più a sinistra di quanto lo sia Azione. Però è una persona capace. E questo per noi è dirimente". Tuttavia occorrerà andare a vedere le carte, avverte: "Primo il programma e secondo la composizione della coalizione". L’eventuale allargamento dell’alleanza al Movimento 5 stelle? "Non poniamo veti a prescindere. Sui 5stelle lo poniamo perché esprimono una cultura che abbiamo visto: no al supporto all’Ucraina, no a termovalorizzatori, no a investimenti e infrastrutture. In una città che vive di industria manifatturiera questo atteggiamento normalmente conduce all’impossibilità di far accadere delle cose. Detto questo, "siamo concentrati sul programma e ne discuteremo col candidato. Nelle prossime settimane faremo un incontro con il Pd per definire e capire se c’è la possibilità di arrivare a un appoggio: a noi interessano le cose giuste non chi le presenta. Verificheremo se ci sono i margini per costruire una coalizione di centrosinistra improntata al riformismo, con i 5stelle sistemati in un campo a giocare a racchettoni con i rododendri. Se il fronte invece diventa progressista-populista, ci dispiace ma non ci interessa e non andremo con il Pd".

L’importante è "non buttare nel programma ‘la qualunque’, tutto e il contrario di tutto, non esplicitare il programma per non far urtare le persone: il Pd modenese non deve praticare la logica del ’ma anche’ che utilizza a livello nazionale: le cose devono essere molto chiare e bisogna spiegare come possono essere realizzate". Per andare sul concreto: "Se l’impegno sul programma del candidato sindaco per allargare ai 5stelle è dire no alla Bretella, allora la coalizione la fa con i 5stelle ma non con noi. Tra l’altro nelle elezioni amministrative i 5stelle scompaiono, quindi sarebbe un suicidio politico. E lo sarebbe secondo me anche per gli elettori del Partito democratico emiliano romagnolo". A spiegare come si potrebbe uscire dall’impasse è stato lo stesso Zanca: "Tenete a mente queste tre parole: ’Patto di legislatura’ con il candidato sindaco per governare Modena. Si parte dalla definizione precisa di un programma pro industria e pro sviluppo e poi si definisce lo schema di coalizione".

Per Calenda il passaggio da Modena è un gradito ritorno: "Ho vissuto qui cinque anni, quando lavoravo alla Ferrari, e ho sposato una modenese: qui mi sento molto a casa. Però Modena ha anche problemi industriali molto rilevanti, conosco il tessuto produttivo di questo territorio, penso al gruppo Fiat innanzitutto, alla Maserati". Il leader di Azione ha fatto riferimento al processo di deindustrializzazione in corso: "Le aziende che fanno profitti ci sono e ne fanno tanti. Il problema è che sono poche e sono esposte a una competizione internazionale molto agguerrita, per cui si tende a spostarle dove i costi sono più accessibili. Gli amministratori locali hanno un ruolo centrale in questo senso".

Azione, ha concluso Richetti, nasce sui temi della sanità, "e un sindaco è centrale in questo senso: basti pensare alle Case della salute non completate in appennino i cui effetti ricadono sul capoluogo, e agli attacchi hacker di queste settimane. Altro aspetto sarà la sicurezza urbana, argomento molto sentito in questi mesi: chiederemo al ministro Piantedosi di rafforzare gli organici di Modena".

Gianpaolo Annese