STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Cappella del Duomo. Un anno dopo lo strappo il nuovo direttore è il maestro Saguatti

Per 34 anni ha guidato la corale Puccini. Con lui nello staff Pellini e Zanasi "Suoneremo nella chiesa più importante: gioia e riconoscenza".

Cappella del Duomo. Un anno dopo lo strappo il nuovo direttore è il maestro Saguatti

Cappella del Duomo. Un anno dopo lo strappo il nuovo direttore è il maestro Saguatti

È trascorso ormai più di un anno dallo ‘strappo’ con il precedente direttore: ora l’arcidiocesi fa ripartire la Cappella Musicale del Duomo di Modena con la nomina di nuovi responsabili. Il maestro Francesco Saguatti, direttore e compositore, che per 34 anni ha guidato la storica corale Puccini di Sassuolo, è stato designato come responsabile della Cappella, direttore del Coro polifonico e coordinatore delle attività musicali della cattedrale. Lo affiancheranno il maestro Stefano Pellini, responsabile diocesano per gli organi storici, che sarà organista titolare del Duomo e coordinatore dei servizi organistici, e il maestro Davide Zanasi, direttore del Coro gregoriano, vicedirettore del Coro polifonico e viceorganista. "Al termine della rimodulazione del servizio musicale liturgico in cattedrale, il Capitolo Metropolitano ha provveduto alle nomine necessarie ad assicurare l’ordinato funzionamento della Cappella", annota l’arcidiocesi. La Cappella presterà servizio alle Messe festive e prefestive con servizio organistico e cantore guida: in particolare, il Coro polifonico sarà impegnato nelle solenni liturgie presiedute dall’arcivescovo, mentre il Coro gregoriano canterà alla Messa domenicale delle 9.45 in lingua latina.

È come una ripartenza, e si vogliono lasciare alle spalle le polemiche che hanno accompagnato la chiusura del rapporto con il maestro Daniele Bononcini che ha guidato per 26 anni la Cappella (e ora prosegue l’attività con Modena Musica Sacra alla chiesa del Voto). "Avverto tutta la responsabilità e l’orgoglio di assumere questo ruolo", ammette il maestro Saguatti, 64 anni, che entra a pieno titolo nella storia della Cappella musicale, le cui origini si fanno risalire almeno al 1453. Maestri di Cappella sono stati anche Orazio Vecchi, Giovanni Maria Bononcini, Antonio Pacchioni, "e io voglio ricordare soprattutto don Oscar Piccinini, scomparso nel 1992, che per primo mi offrì di collaborare con lui per le celebrazioni in Duomo – aggiunge Saguatti –. Accanto a lui ebbi l’onore di condividere anche il servizio musicale per la visita di Papa Giovanni Paolo II, ai primi di giugno del 1988". La musica in cattedrale accompagna le liturgie, ma accoglie e incanta anche i turisti che sono sempre più numerosi: "Mi metto all’opera con spirito di servizio e la consapevolezza di avere una squadra di validissimi collaboratori", sottolinea Saguatti. "Si lavora per la comunità cristiana e per la città intera – rimarca anche il maestro Pellini, organista di esperienza internazionale –. Suonare nella e per la chiesa più importante della città, pulsante cuore spirituale e monumento insigne, non può che essere motivo di gioia e riconoscenza".

Già nei mesi scorsi si è lavorato per ricostituire un gruppo di coristi: saranno almeno una quarantina quelli che ascolteremo durante le solenni funzioni per San Geminiano. "Avremo con noi anche un quintetto di ottoni – anticipa il maestro Saguatti –. Eseguiremo il celebre ‘Salva nos Geminiane’ di Pancaldi, e per l’offertorio un nuovo ‘Oremus pro antistite’ di mia composizione. Sempre mio è l’Alleluja che composi nel 1982 e verrà proposto in una nuova versione a quattro voci. Di don Oscar Piccinini suoneremo l’Agnello di Dio, e durante la Comunione un canto, "Al tuo nome riuniti" del maestro Terenzio Zardini di Verona che fu anche l’autore di ‘Dov’è carità e amore’, fra i brani liturgici più noti".