Modena, 4 ottobre 2023 – Scoperto e ricostruito il giro d'affari di un distributore stradale di carburanti sconosciuto al fisco. Il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di finanza, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Carpi hanno individuato un distributore stradale di carburanti ubicato su una via di transito all'interno della citta', che, seppure operante dalla fine del 2020, non risultava aver presentato alcuna dichiarazione fiscale ai fini delle Imposte Dirette e dell'Iva. All'atto dell'avvio dell'intervento ispettivo e' stato riscontrato come non soltanto la ditta individuale che gestiva l'impianto non avesse mai adempiuto agli obblighi dichiarativi, ma anche che non aveva nemmeno istituito gli strumenti per la memorizzazione elettronica e la trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle entrate,
nonche' che presso il distributore era impiegato, senza alcuna comunicazione agli enti previdenziali e assistenziali, una parente del titolare, la quale, tuttavia, risultava inserita – come soggetto "non lavoratore" - nel nucleo familiare di un percettore di "reddito di cittadinanza". Alla luce delle numerose irregolarita' riscontrate, e' stata condotta una verifica fiscale volta alla completa ricostruzione degli aspetti gestionali e dei relativi riflessi contabili e tributari connessi all'esercizio dell'impianto di distribuzione sin dall'apertura dello stesso, tra cui la corrispondenza contabile e fisica del prodotto giacente, con la constatazione di cali superiori alla soglia consentita, e il campionamento del prodotto
per i successivi accertamenti sulla qualita' dello stesso, arrivando a quantificare un volume d'affari complessivo superiore a 1,8 milioni di euro, cui corrisponde un'Iva evasa pari a piu' di 350 mila euro. Nel corso delle attivita', inoltre, sono state accertate anomalie in relazione agli obblighi normativi di comunicazione dei prezzi per le varie tipologie di carburante e le diverse modalita' di erogazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che hanno portato alla contestazione di numerose omesse comunicazioni, con contestuali sanzioni amministrative. Nel contempo, per le ipotesi di reato connesse all'omessa dichiarazione fiscale e in materia di "reddito di cittadinanza" e' stata notiziata la procura della Repubblica di Modena, mentre l'Inps, a seguito della segnalazione, ha provveduto tempestivamente a revocare l'erogazione della citata misura di sostegno economico.