Carpi Futura,. Vascotto si dimette

Il presidente Sergio Vascotto si dimette da Carpi Futura per divergenze sulla visione politica: preferisce una coalizione di centro, mentre il direttivo punta su opposizione al Pd.

Rottura in seno alla lista civica Carpi Futura: il presidente Sergio Vascotto si è dimesso. "La mia scelta deriva da un atto di coerenza verso le mie opinioni. Le elezioni amministrative si avvicinano, non era più possibile tergiversare. La mia visione dell’associazione politica non coincide con quella espressa dalla maggioranza del direttivo. Quando, nel settembre 2021, sono diventato presidente, mi sono posto l’obiettivo di coagulare il gruppo verso le forze di centro, il nostro elettorato corrispondeva a quello che doveva essere il terzo polo (con Italia Viva e Azione). Centristi con una solida base politica". In tema di elezioni, il capogruppo, Michele Pescetelli, ha dato precise indicazioni sulla posizione di Carpi Futura: "Una coalizione civica, possibilmente di area cattolica, composta da più liste civiche, in alternativa al progetto del Pd". "La mia posizione è diversa – prosegue Vascotto – appoggiando un’opzione più realista, ossia ‘sfruttare’ il buono dell’amministrazione locale in una prospettiva di proseguimento, pur con delle novità. Per questo, da subito ho definito interessante la candidatura di Riccardo Righi, nelle primarie del centro sinistra, ponendosi come espressione non diretta del Pd - come invece Giovanni Taurasi, che reputo un ‘Bellelli aggiornato’- ma in modo più ampio del centro sinistra, e avendo lavorato bene come assessore. La visione politica della maggioranza del direttivo di Carpi Futura, invece, è quella di mettere insieme più civici che sono contro (non alternativi o diversi) al Pd. Quindi era giusto che mi facessi ‘da parte’".

Maria Silvia Cabri