
Simone Morelli ‘esce’ dalla scena processuale e ‘rientra’ in quella politica carpigiana.
Dopo oltre 4 anni, si è concluso ieri mattina con l’assoluzione, nel corso dell’udienza presieduta dal giudice dott. Federico Maria Meriggi, il procedimento a carico dell’ex vicesindaco di Carpi, Simone Morelli, e dell’ex attivista della Lega, Stefano Soranna, imputati del reato di tentata diffamazione secondo la denuncia presentata nel 2019 dal sindaco Alberto Bellelli.
Dunque, Morelli è stato assolto ‘perché il fatto non costituisce reato’. Già il Pubblico Ministero aveva chiesto l’assoluzione nell’udienza del 19 giugno scorso, considerando insussistenti le motivazioni della denuncia, ritenendola frutto di un gioco delle parti svoltosi tutto in ambito strettamente politico.
Al centro del processo c’era il cosiddetto ‘dossier’ mandato agli organi di stampa e contenente documenti che rivelavano un presunto scambio di favori tra il sindaco e un costruttore edile per l’acquisto di un immobile intestato alla moglie, accuse che il sindaco subito smentì presentando querela. Ora la doppia assoluzione. "E’ stato un cammino molto duro e doloroso – commenta Simone Morelli –. Una maestosa indagine che è finita in nulla. Ringrazio i miei famigliari, gli amici e coloro che mi sono rimasti vicino anche nei momenti di più grande sofferenza, senza mai dubitare della mia innocenza". "Mi hanno accusato di ‘tentata diffamazione’ quando io ho solo cercato di accertare che non vi fossero elementi di sospetto e inopportunità. In realtà, chi più di me ha subito una diffamazione reale? Mi sono rimesso al volere della giustizia, non esiste alcun dossier, ora sono molto contento ma avrei evitato volentieri questo calvario". L’ex vice sindaco più che parlare al passato preferisce rivolgere lo sguardo al presente e soprattutto al futuro, lasciando palesemente intendere la sua volontà di rientrare nella scena politica carpigiana.
Affermazioni che assumono un certo valore visto l’approssimarsi delle elezioni amministrative di giugno: "Un mio ringraziamento va anche a Carpi che ha portato pazienza e ha già vissuto la sua pagina triste. Tante persone hanno pagato: ora alla città serve una pagina nuova e quello che io auspico e per il quale mi adopererò, è un clima di equilibrio, pacificazione, educazione e capacità di governare la cosa pubblica, in modo sereno e, ripeto, equilibrato. Con quella maturità che dovrebbe essere propria di chi governa in modo responsabile. Adesso è il tempo di pensare a Carpi, lasciando da parte le questioni personali".
Alla domanda diretta su una sua candidatura a prossimo sindaco, Morelli risponde in modo sibillino e ricco di sottintesi: "Io ci sono sempre stato, ci sono e ci sarò per il bene della mia città. Io non escludo nulla: lo diranno gli altri, ma io posso dire che ci sono e che in qualsiasi modo mi spenderò per Carpi".
Prosegue togliendosi qualche sassolino: "Sinceramente, dall’esito di questa vicenda mi sarei aspettato delle scuse e non dei ‘controcomunicati’, ma come detto è tempo di pensare alla città. Basta climi di guerra che non servono a nessuno".
Soddisfazione per l’esito è espressa dal politico Giorgio Cavazzoli: "Adesso basta denigrazione di chi è stato e sarà il candidato sindaco dei carpigiani liberi da ogni condizionamento di quel granito sinistro che schiaccia da quasi ottanta anni la nostra città".
"La duplice assoluzione rappresenta una sconfitta politica e personale per il sindaco Alberto Bellelli – commenta Giulio Bonzanini, Lega –. Cosa sia costata, questa vicenda – tra oneri diretti e indiretti – alla nostra Comunità è inqualificabile.
Carpi merita un futuro diverso, un avvenire fatto da persone serie e responsabili".
Maria Silvia Cabri