"Casa della Comunità, progetto nascosto"

Pavullo, i residenti contestano di non essere stati coinvolti nella decisione. Pd: "Chiediamo un consiglio aperto per avere il diritto di parola"

"Casa della Comunità, progetto nascosto"

"Casa della Comunità, progetto nascosto"

Il comitato dei residenti di Serra di Porto torna sul piede di guerra rispetto alla nuova Casa della Comunità di Pavullo che sorgerà nel campetto da calcio tra via Coppi e via Stefani. A mancare, secondo quanto emerge, sarebbe solo il progetto esecutivo, poiché sia la fattibilità sia il definitivo sono già in mano al Comune. "Ancora una volta noi residenti di Serra di Porto ci siamo sentiti non solo inascoltati, ma anche presi in giro dall’amministrazione comunale – è l’affondo della referente del comitato Alessandra Gianelli –. È con amarezza e rabbia che apprendiamo dalla stampa che il progetto definitivo della Casa della Comunità, che a detta del sindaco doveva essere realizzato con il coinvolgimento della comunità e dei residenti, è in possesso del Comune da almeno 6 mesi".

E ancora: " Oltre a ribadire con forza la nostra contrarietà alla scelta scellerata della collocazione della struttura – prosegue Gianelli –, vogliamo sottolineare che la gestione della cosa pubblica e le decisioni non dovrebbero avvenire in gran segreto o omettendo passaggi e comunicazioni, ma attraverso il confronto leale e la corretta informazione, nel rispetto dei cittadini. La nostra battaglia per una soluzione che non sacrifichi il parco continuerà". Il sindaco Davide Venturelli, nelle settimane scorse, aveva specificato che il progetto esecutivo ("quello che conta") è tuttavia ancora in fase di redazione, e sarà presentato alla cittadinanza non appena pronto. A criticare la linea dell’amministrazione è anche la consigliera Susan Baraccani (Pd) del gruppo ‘La Torre’, che ora chiede l’istituzione di un regolamento per i consigli comunali ‘aperti’: "Dato che sia il consiglio comunale che la cittadinanza non erano stati informati dell’esistenza del progetto definitivo, abbiamo deciso una volta per tutte di richiedere la regolamentazione dei consigli comunali ‘aperti’, durante i quali anche i cittadini avranno diritto di parola – annuncia Baraccani –. Abbiamo inviato ufficialmente una lettera al sindaco, alla presidente del consiglio comunale e agli altri capigruppo affinché ci si riunisca e si scriva insieme tale regolamento, in modo da toglierci ogni tipo di alibi e confrontarci con i cittadini".

Riccardo Pugliese