CHIARA MASTRIA
Cronaca

Centro pasti, via al cantiere: "Diecimila vassoi al giorno per asili, elementari e Cra"

Il complesso sorgerà in strada Santa Caterina, ieri la posa della prima pietra . Investimento da oltre 11 milioni di euro. "Sarà operativo nell’autunno del 2025".

Centro pasti, via al cantiere: "Diecimila vassoi al giorno per asili, elementari e Cra"

Centro pasti, via al cantiere: "Diecimila vassoi al giorno per asili, elementari e Cra"

"Abbiamo affrontato le scogliere non di Dover ma del Covid, abbiamo dovuto rallentare ma ora eccoci qui: questo non sarà un semplice edificio, sarà una macchina complessa in grado di produrre migliaia di pasti, a mio parere il massimo di una realizzazione tecnologica". Sono le parole scelte da Pietro Ferrari, presidente della società Ing. Ferrari, per dare l’avvio al cantiere del nuovo Centro Pasti di Modena in Strada Santa Caterina che, se tutto va come deve andare, da settembre 2025 produrrà 10mila pasti al giorno per nidi e scuole d’infanzia comunali, primarie statali e strutture socioassistenziali del territorio. Alla simbolica posa della targa – che sarà affissa al nuovo edificio una volta terminato – erano presenti anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la presidente di Cirfood Chiara Nasi: "E’ questa la rete pubblico-privata che ha permesso di mettere insieme gli oltre 11 milioni di investimento per creare un nuovo Centro Pasti che sia moderno, innovativo, tecnologico e sostenibile", ha detto Muzzarelli. Il progetto nasce infatti grazie allo strumento del project-financing: enti locali e privati uniti per opere di pubblica utilità, in questo caso il Comune insieme a Cirfood e Ing. Ferrari.

Entriamo nel dettaglio: l’edificio, che sorgerà su un lotto di terreno concesso a titolo oneroso dal Comune, avrà una superficie di circa 2mila 700 metri quadri per 11 milioni e 300mila euro di investimento e circa 14 mesi di lavori (più altri quattro per l’allestimento e e l’attivazione del servizio); punta a fornire come dicevamo 10mila pasti al giorno (contro gli 8mila che da trent’anni sforna quello attuale) ottimizzando al massimo i concetti di sostenibilità e innovazione. In cima alla lista l’impiego di fonti rinnovabili - tra cui un fotovoltaico che dovrebbe sopperire il 65% del fabbisogno energetico annuo della struttura - e il concetto di energia circolare: rifiuti organici e oli esausti, grazie a un impianto di digestione anaerobica, diventeranno compost, biometano e biodiesel per compensare le emissioni dei mezzi che trasporteranno i pasti nelle scuole. Ma non solo: all’esterno la compensazione passa attraverso il verde (che, promettono, sarà tanto) e il recupero delle acque piovane per l’irrigazione. Quanto alla produzione e distribuzione dei pasti, sarà a carico di Modena Food Service che si è aggiudicata la concessione tramite gara indetta dal Comune. Il nuovo Centro Pasti dovrebbe essere attivo, come dicevamo, dal settembre 2025, dando quindi il cambio alla vecchia struttura che chiuderà i battenti insieme a questo anno scolastico. "Siamo davanti a un progetto notevole, lungimirante: pensare al futuro, alla sostenibilità e alla ristorazione collettiva è una scelta molto importante", ha commentato Chiara Nasi, presidente di Cirfood.