"Cibo scadente e porzioni scarse". E’ bufera sulle mense scolastiche

Il Pd: "Genitori preoccupati per la nuova gestione". Il Comune: "Verifiche in atto". E sull’appalto pende un ricorso

"Cibo scadente e porzioni scarse". E’ bufera sulle mense scolastiche

"Cibo scadente e porzioni scarse". E’ bufera sulle mense scolastiche

Prima le lamentele per il ritorno sui banchi con i cantieri ancora aperti in vari istituti e i "ritardi" denunciati dal Partito democratico. Ora le criticità relative alla nuova gestione delle mense scolastiche, segnalate sia sui tempi di somministrazione dei pasti che per "quantità e qualità degli stessi", da parte di genitori e di operatori di diversi plessi. E’ sempre il Pd a puntare il dito segnalando proteste per "insufficiente numero delle porzioni, frutta e verdura talvolta marce, pasta cruda, sapori sgradevoli, pane vecchio o surgelato".

L’inizio delle scuole comincia tra le polemiche e il Comune, tramite l’assessore all’istruzione Alessandra Borghi, fa il punto. "E’ già attivo – fa sapere l’assessore – il monitoraggio del servizio mensa nelle scuole cittadine a seguito dell’inizio del servizio del nuovo fornitore, la ditta Dussmann, che si è aggiudicata l’appalto per i pasti nelle scuole con un punteggio decisamente prevalente per quanto riguarda l’offerta tecnica.

La ditta ha iniziato dal primo settembre con i pasti ai nidi e dal 15 per tutti i pasti nelle scuole per un totale a regime di circa 1500 pasti giornalieri". Per quanto riguarda le carenze segnalate, l’Amministrazione provvederà a verificare, "per intervenire – spiega ancora Borghi – affinché la ditta incaricata proceda ad una veloce risoluzione dei problemi segnalati. I controlli da parte del Servizio istruzione sono già in atto".

Venerdi è andato in scena un ‘briefing’ tra la Giunta e la ditta assegnataria che, è ancora l’assessore a parlare, "pur riconoscendo problemi dovuti all’inizio dell’appalto, si è impegnata a risolverli sia per quanto riguarda diverse richieste specifiche, tra cui anche una diversa apparecchiatura dei tavoli, sia per un miglioramento dei tempi di distribuzione e dei pasti".

Quanto prima, aggiunge Borghi, "sarà inoltre convocato anche il primo incontro della ’commissione mensa’ di cui fanno parte anche i referenti dei genitori di ogni scuola per valutare le soluzioni adottate".

Il Partito democratico, tramite Mimma Savigni e Serena Lenzotti, fa sapere che "i genitori sono preoccupati" e chiederà spiegazioni in consiglio comunale: "Spendere meno a danno della qualità è un valore per l’amministrazione? Anche l’igiene è scarsa: sono stati trovati nei piatti capelli (in diverse scuole con le quali ci siamo confrontati), ma anche ciglia e fili colorati, – rinvenuti da più bambini e in più giorni –, addirittura glitter nei pasti per celiaci" accusa il Pd.

Nel frattempo, dall’albo pretorio si apprende che l’azienda concorrente a quella che si è aggiudicata l’appalto ha fatto ricorso al TAR perché l’Amministrazione ‘riveda’ l’assegnazione: in attesa della sentenza, il servizio non subirà stop e il vicesindaco Lucenti si dice fiducioso. "Tutto – dice – è stato fatto seguendo criteri oggettivi, cui il bando ha dato corso, premiando la qualità della proposta. Non ci esprimiamo sul merito essendoci un contenzioso in corso, ma ricordiamo che nessun bando di quelli fatti, e nessuna assegnazione, finora, è risultata non conforme a quanto prescritto".

r.m.