Commercio, via ai saldi: "Il caldo ha penalizzato i negozi di abbigliamento. Rivedere le regole"

Athos Albrizzi di Confcommercio: "Va ridotto il periodo degli sconti". Cinzia Ligabue di Licom: "Dopo Natale famiglie poco propense a fare acquisti. Sarebbe opportuno posticipare le ’offerte’ di almeno un mese".

Commercio, via ai saldi: "Il caldo ha penalizzato i negozi di abbigliamento. Rivedere  le regole"

Commercio, via ai saldi: "Il caldo ha penalizzato i negozi di abbigliamento. Rivedere le regole"

Iniziano oggi, alla vigilia dell’ultimo weekend di feste, i saldi invernali: lo shopping scontato interesserà nella provincia di Modena oltre 300mila famiglie e ogni persona spenderà circa 140 euro, per un giro d’affari di circa 450 milioni: sono queste le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio. "Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo dei modenesi – commenta Athos Albrizzi, della presidenza provinciale di Federmoda – dopo un anno complicato in cui il settore moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa e al contenimento dell’inflazione; questi saldi rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi convenienti".

"Il fashion retail si conferma una componente essenziale per accresce il valore e la vitalità delle nostre città, dei nostri centri – prosegue Albrizzi – l’80% dei consumatori preferisce infatti acquistare la merce scontata all’interno dei punti vendita fisici piuttosto che attraverso i canali online, grazie alla sensazione di maggiore fiducia e garanzia che è possibile trovare nei negozi di vicinato". Il 2023 è stato un anno particolare per il settore moda, segnato dal calo delle vendite dei capi di abbigliamento invernali a causa dal caldo fuori stagione e dalle temperature anomale che hanno caratterizzato i mesi autunnali.

"Le temperature medie più alte del normale, che si sono protratte durante tutto il periodo autunnale, hanno condizionato in modo negativo le vendite dei capi invernali – sottolinea Albrizzi– per i negozi di abbigliamento ed in particolare per quelli di calzature è iniziato da poco il momento di vendere gli articoli invernali: in vista della riduzione delle temperature, quello dei saldi è dunque il momento giusto per fare scorta a prezzi che si preannunciano molto vantaggiosi".

"Resta il fatto – conclude Albrizzi – che in un contesto di mercato caratterizzato dalla concorrenza sleale di player online perennemente in promozione/saldo, appare urgente rivedere la disciplina su saldi e promozioni, riducendo il periodo di saldi da otto a quattro settimane e introducendo maggiore flessibilità sulle promozioni".

"Dopo un mese di dicembre in cui le famiglie hanno avuto più spese, proporre immediatamente dei saldi sembra un controsenso – dice Cinzia Ligabue di Lapam Licom – Urge un ripensamento dell’intero sistema di scontistiche, che ormai appartiene a un pensiero superato del consumatore. Tra Covid, inflazione e anche cambiamento climatico, basti pensare al clima mite nei giorni natalizi sono cambiate le stagioni e le abitudini del consumatore. Come Lapam Confartigianato da anni ormai chiediamo di ripensare il sistema saldi, slittando i periodi di sconti che sono ad oggi appartenenti a un modello ormai desueto del pensiero di fare acquisti. Dopo il periodo di Natale, in cui le famiglie hanno fatto compere per i regali, sono poche le famiglie che hanno ancora voglia e, soprattutto, possibilità di comprare, visto anche il costo della vita che è andato notevolmente verso l’alto. Sarebbe opportuno posticipare i saldi almeno di un mese, per permettere anche a noi commercianti di vendere prima di iniziare a svendere. Siamo aperti al confronto con i decisori politici per rivedere il sistema sconti italiano, così da poter mettere in campo soluzioni concrete".