EUGENIO TANGERINI
Cronaca

Confindustria, il presidente Orsini: "Maserati, Innovation hub perso. Stellantis mantenga i patti"

Ha partecipato ieri a Baggiovara all’assemblea di Ucima. Parere positivo sulla nuova Federazione "L’energia costa troppo, necessario sperimentare il nucleare. Serve un Piano Casa per i lavoratori".

Confindustria, il presidente Orsini: "Maserati, Innovation hub perso. Stellantis mantenga i patti"

Confindustria, il presidente Orsini: "Maserati, Innovation hub perso. Stellantis mantenga i patti"

"Basta con l’ideologia anti-industriale, l’Europa deve cambiare passo e rimettere al centro l’impresa". È un appello accorato, quasi un mantra, quello che Emanuele Orsini ribadisce davanti ai soci di Ucima, l’associazione dei costruttori di tecnologie per il packaging riuniti ieri in assemblea a Baggiovara. Il neo presidente di Confindustria è fresco reduce da un vertice parigino con i ’cugini’ francesi di Medef: naturale che l’agenda europea sia in primo piano. Ma i temi cardine – "competitività, costo dell’energia, transizione ecologica e capitale umano" – hanno ricadute su filiere importanti nei territori, come dimostra lo stop al 2035 per il motore endotermico, che incombe sui 70mila addetti dell’automotive. E poi c’è lo scottante caso Maserati. "Mi dispiace molto – dice Orsini – che Modena perda l’innovation hub del Tridente: la ricerca è fondamentale per lo sviluppo. Intanto Tavares ha confermato che Stellantis continuerà la produzione a Melfi, c’è la rassicurazione sul milione di autoveicoli in Italia. Ne ho parlato giorni fa con John Elkann. Un nuovo produttore verrà a costruire auto nel Paese utilizzando tecnologie italiane? Possiamo discuterne, l’importante è che i patti siano mantenuti".

"La decarbonizzazione – incalza il presidente – costerà 1100 miliardi, ma voglio ricordare che oggi l’Europa vale il 15% del Pil mondiale e solo il 7% in termini di inquinamento. I nostri imprenditori sono attenti alle questioni ambientali. Un esempio? Nel 2021 erano già pronti a rispettare la norma sul riciclo fissata al 2030. Ma non bisogna inasprire le prescrizioni europee con ulteriori limiti interni, altrimenti si mette il Paese in difficoltà competitiva".

A proposito di competizione, il tema della dimensione è cruciale, anche a livello associativo. Orsini ’benedice’ Confindustria macchine, la nuova federazione che sta per nascere, su iniziativa di Acimac, Ucima, Acimall e Amaplast, nel comparto della meccanica strumentale. "Avrà un aggregato di 19 miliardi con una quota di export del 70 per cento: una vera eccellenza".

Il costo dell’energia è centrale: le imprese italiane la pagano quattro volte di più rispetto ad alcuni competitor europei. "Abbiamo bisogno di indipendenza energetica e l’unica via è il nucleare. Dobbiamo iniziare a sperimentarlo, oggi ci sono tecnologie che lo consentono". Un altro tema chiave è il capitale umano: qui Orsini torna sul piano casa, "necessario per dare un’abitazione a costi sostenibili ai lavoratori, riconvertendo aree urbane e demaniali". C’è poi la spina nel fianco di Industria 5.0: "Gli investimenti sono al palo perché gli imprenditori attendono il decreto: il ministro Urso ha detto che dovrebbe essere messo in campo entro un mese". Ma gli effetti si vedranno solo nel 2025.

Intanto Ucima è pronta ad archiviare il 2023 con il segno più (dati in elaborazione, ma migliori delle previsioni). Riccardo Cavanna è stato rieletto presidente all’unanimità per il prossimo biennio, i nuovi vicepresidenti sono Massimo Marchesini (confermato) e Antonella Candiotto. Lo stesso Cavanna è presidente designato della futura Confindustria macchine. "Abbiamo ottenuto risultati straordinari – ricorda – in un periodo molto difficile, fra chiusure di mercati, tensioni geopolitiche, costi elevati di energia e materie prime e concorrenza sleale. Siamo stati capaci di cogliere nuove opportunità investendo sull’innovazione e guardando al lungo termine. Non chiediamo dazi, ma vogliamo giocare alla pari con i competitor. E a proposito di transizione, progettiamo da anni macchine che permettono il riciclo degli imballaggi: siamo protagonisti dell’economia circolare".