"Costruiamo una città a misura di bambino"

Carpi, la pedagogista Maria Chiara Buzzega: "In vista delle elezioni è fondamentale una riflessione che coinvolga anche i più piccoli"

"Costruiamo una città a misura di bambino"

"Costruiamo una città a misura di bambino"

Un titolo evocativo (Se i bambini potessero votare…) quello scelto per il documento che sarà presentato lunedì alle 21 nella Sala del Seicento (via Santa Chiara, 18), alla presenza anche dei i tre candidati sindaci, Annalisa Arletti, Monica Medici e Riccardo Righi, per ragionare con loro su come rendere Carpi sempre più a misura delle bambine e dei bambini che la abitano.

Un progetto che si è sviluppato nel corso degli scorsi mesi e che ha coinvolto una trentina di professionisti tra pedagogisti ed educatori. Ma non solo: anche i bambini del territorio, giustamente, hanno contribuito alla formazione del documento con i loro commenti e osservazioni, come spiega la pedagogista (e mamma) Maria Chiara Buzzega.

Come è nata l’idea di realizzare questo documento?

"Questa estate, ci siamo trovati mamme e papà ma anche con chi non è genitore e, parlando di bambini, siamo giunti a una conclusione: quello che è successo durante la pandemia non deve più verificarsi. Ossia i bambini e le bambine devono sempre e comunque essere ascoltati, considerati. La pedagogia, in questo, ci è venuta in aiuto: come ripeteva Maria Montessori, nei tavoli dove si parla di diritti degli adulti si deve parlare anche dei diritti dei bambini".

In che modo vi siete quindi mossi?

"Siamo partiti da alcuni interrogativi: ‘Che cosa ci chiedono oggi le bambine e i bambini della nostra città? E noi, cosa vogliamo offrire loro?’. L’obiettivo era quello di avviare una riflessione sulla città, anche in vista delle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, per renderne consapevoli anche i futuri amministratori. Però, ci teniamo a dirlo, il documento non è espressione di parti politiche, e coinvolge bambini, giovani, adulti, genitori e non: ognuno ha messo a disposizione le proprie competenze, derivanti sia dall’impegno nei propri ambiti lavorativi che dal lavoro educativo con i più piccoli".

Cos’altro?

"Con questo lavoro vorremmo far sentire la loro voce e la loro presenza rispetto a un’idea di città vivibile, sicura, che promuova l’autonomia, la sostenibilità, l’inclusività e la gratuità. Non vorremmo però che fossero solo parole: vorremmo invece impegnarci tutti insieme affinché Carpi diventi, anche con il contributo degli amministratori che la governeranno, la città delle bambine e dei bambini, che rispecchi sempre più le loro esigenze e i loro sogni e in cui si rendano visibili le tracce della loro presenza".

Come avete coinvolto i più piccoli?

"Il testo volutamente riporta anche le conversazioni avute con gruppi bambini/e di età diverse, dai 3 ai 10 anni, raccolte dalle insegnanti e dagli educatori parrocchiali. Un documento privo dei loro pensieri sarebbe risultato davvero incompleto.

Noi vogliamo continuare questo lavoro con i bambini, ma anche con chi vorrà aderire. La presentazione di lunedì per noi è solo l’inizio di un percorso che auspichiamo possa proseguire, passo dopo passo, e concretizzarsi in azioni, iniziative, strutture a disposizione dei bambini".

Come valutate le strutture presenti a Carpi?

"Carpi fortunatamente è già pensata per i bambini in molti suoi aspetti e strutture, a partire dalle aree pubbliche, verdi e sportive.

Noi abbiamo individuato alcuni ambiti e luoghi della città su cui le varie persone coinvolte, e i bambini stessi, hanno riflettuto e reagito. Infine, nel testo si propone di realizzare una sorta di ‘Festival dell’Infanzia’, dedicato all’educazione".

Maria Silvia Cabri