Da Ghirri a Wolf a Castello Campori. In mostra i maestri della fotografia

Da oggi al 7 gennaio la kermesse ’Il linguaggio delle immagini’. Oltre 60 opere a Soliera. "Rassegna di ampio respiro". .

"E’ con grande soddisfazione che ci apprestiamo a inaugurare questo importante evento culturale, ribadendo ancora una volta la capacità dei piccoli centri di proporre iniziative di spessore artistico". C’è entusiasmo nelle parole del sindaco di Soliera Roberto Solomita, intervenuto all’appuntamento di presentazione della kermesse "Il linguaggio delle immagini", allestita presso Castello Campori da oggi al 7 gennaio. Una mostra di rilevanza nazionale (oltre 60 opere), il cui tema dominante sarà la fotografia in Italia fra gli anni ’80 e ’90. "Quella fu un’epoca d’oro per il nostro ambito", commenta l’artista carpigiano Olivo Barbieri (protagonista della rassegna con "Illuminazioni artificiali"), "poiché il mondo del digitale era ancora agli albori e la pellicola risultava ancora il supporto d’elezione. Oggi, l’intelligenza artificiale sta prendendo il sopravvento e, di conseguenza, appare fondamentale poter storicizzare e periodizzare quanto prodotto finora". Una necessità, quella della definizione storica, su cui è intervenuta anche la curatrice Marcella Manni, che ha altresì esaltato il valore delle collaborazioni instauratesi per l’allestimento della mostra. "Abbiamo ricevuto prestiti dalla Fototeca Panizzi, esattamente come avveniva qualche decennio fa", racconta Manni, "e questo ci permette di ordinare le opere secondo un principio di significatività e non solo anagrafico". La mostra, visitabile gratuitamente, resterà immortalata all’interno di un catalogo, acquistabile a Castello Campori.

Tanti i grandi nomi della fotografia italiana presenti, attraverso le loro opere, a Soliera: da Luigi Ghirri a Marina Ballo Charmet, passando per Franco Vaccari, Gabriele Basilico e Silvio Wolf. "E’ una rassegna di ampio respiro", conclude Solomita.

Marcello Benassi