Dai rosari ’riparatori’ all’esposto. Un mese di polemiche e proteste

Polemiche e proteste circondano la mostra Gratia Plena a Carpi, con il quadro Inri - San Longino di Andrea Saltini al centro delle critiche. La Diocesi difende l'artista, ma le contestazioni continuano, culminando in una petizione e un esposto alla Procura di Modena.

È passato quasi un mese da quando furono sollevate le prime polemiche riguardanti la mostra Gratia Plena e, nello specifico, sul quadro intitolato Inri – San Longino, opera dell’artista Andrea Saltini. Critiche partite dalla Bussola Quotidiana – testata vicina agli ambienti più conservatori e tradizionalisti della Chiesa – a cui però la Diocesi di Carpi aveva tempestivamente replicato, difendendo fin dai primi momenti sia la mostra che l’artista. Quello, però, fu soltanto uno dei primi "temporali" che si sono scatenati sulla mostra – inaugurata il 2 marzo scorso – e finita nel mirino di molti. Anche nei giorni successivi, infatti, le polemiche non si sono di certo arrestate: l’associazione ’Pro Vita & Famiglia’ aveva lanciato poco dopo una petizione per fermare l’esposizione, raccogliendo molte firme in poche ore (oggi se ne contano 30mila). Il 9 marzo, invece, si sono ritrovati in centinaia davanti alla chiesa di Sant’Ignazio, prima per un sit in e poi per il cosiddetto ’rosario di riparazione’.

Il quadro finì anche nel mirino di Padre David, giunto a Carpi ben due volte con la volontà di ’esorcizzare’ la mostra. Giorni dopo, l’avvocato forlivese Francesco Minutillo si è invece fatto portavoce di un gruppo di fedeli di Forlì, Ravenna e Bologna inviando un esposto alla Procura di Modena contro il vescovo, l’artista e i curatori della mostra.