MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Dilemmi d’amore Il Paese dei campanelli

La compagnia Corrado Abbati allo Storchi con l’operetta italiana incentrata sul tema dell’adulterio: "Oggi a suonare sono... i cellulari"

Dilemmi d’amore Il Paese dei campanelli

Dilemmi d’amore Il Paese dei campanelli

La compagnia Corrado Abbati metterà in scena, stasera alle 20.30 al teatro Storchi di Modena, ‘Il Paese dei Campanelli’ di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, produzione del centenario (1923-2023), con la regia di Corrado Abbati.

Un tributo all’operetta italiana più famosa, che ha compiuto 100 anni in questa stagione teatrale. Un’immaginaria isola olandese, per ogni casa un piccolo campanile con un campanello pronto a suonare in caso di tradimento da parte di uno dei coniugi, e una nave carica di prestanti marinai. É la fantasiosa trama dell’operetta, andata in scena per la prima volta proprio cent’anni fa, al Teatro Lirico di Milano. "L’orecchiabilità delle melodie e la spensierata leggerezza con cui è trattato il tema dell’adulterio – spiega Corrado Abbati – decretarono un successo immediato che il passare degli anni non ha scalfito, come prova questo nuovo allestimento, che sottolinea come il dilemma tra amore coniugale ed extra coniugale è eterno, gli equivoci di una sana commedia che divertono il pubblico senza malizia sono sempre gli stessi, da Plauto in poi".

L’operetta è portata in scena dalla compagnia fondata dallo stesso Abbati con Stefano Maccarini quasi trent’anni fa: oltre cinquanta allestimenti, contraddistinti da rigorosa cura ed entusiasmo per confermare la vitalità dell’operetta. Questo lavoro del binomio Ranzato – Lombardo, ancora così vivo e vitale lega il suo successo alla particolare leggerezza ed allegria del testo, unito alle melodie facili e dall’impatto immediato. Si racconta, infatti che, già all’indomani della prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, molti brani venissero cantati o fischiettati per le strade dai milanesi.

"Un canovaccio fantasioso con un tocco di esotismo, un variopinto ed immaginario villaggio fiabesco, i colorati i costumi dei protagonisti ed una elegante e garbata drammaturgia, sono i punti di forza di questa edizione del centenario – prosegue Abbati –. La storia ci porta su un’immaginaria isola olandese dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile con un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che si verifica un tradimento e a seminare il disordine nel tranquillo Paese dei Campanelli arriva una nave di marinai. In 100 anni è cambiato tutto e non è cambiato niente: cent’anni fa a suonare erano i campanelli… oggi i telefoni cellulari".