Dionisi, la panchina regge. Ma i candidati ci sono

La discreta prestazione contro il Torino per ora allontana il possibile esonero. Ma sullo sfondo sarebbero pronti Grosso, Ballardini e Massimo Oddo.

Dionisi, la panchina regge. Ma i candidati ci sono

Dionisi, la panchina regge. Ma i candidati ci sono

"Questa squadra ha un futuro. Ma il futuro passa dal presente e il presente è la necessità di garantirsi la dodicesima stagione in serie A". Che ad oggi, per il Sassuolo, sarebbe garantita, visto che il Verona ha pareggiato a Monza – dove i neroverdi hanno perso due settimane fa – e resta dietro e, a prescindere da quel che combinerà l’Udinese contro la Juventrus. Le buone notizie finiscono qui, o quasi, perché da una parte la gara contro il Torino ha visto il Sassuolo fare prestazione non disprezzabile, dall’altra tuttavia i risultati non arrivano e, se lotti per la salvezza, contano solo quelli. Anche per questo il pari contro i granata preserva, par di capire, Alessio Dionisi, ma non toglie i pensieri alla dirigenza sassolese. Cui non sfugge, né potrebbe, il complicatissimo incedere di un Sassuolo dimostratosi vivo, ok, ma il cui percorso resta quantomeno accidentato, stanti anche note assenze e una pericolosissima propensione tanto a prendere gol (siamo a 42) quanto a perdere punti (19) da situazioni di vantaggio.

Ecco allora che il piano B, studiato nella settimana che ha preceduto il match contro il Torino e sintetizzato nelle ombre di Grosso e Ballardini che si sono allungate sulla panchina neroverde, per il momento è in stand-by, ma non sarebbe ipotesi così remota darvi corso sul breve se è vero che ai due nomi che si sono rincorsi prima di sabato si sarebbe aggiunto quello di Massimo Oddo.

Grosso è reduce da un’esperienza a Lione, ma chissà quanta voglia ha di stracciare il contratto – importante – che lo lega ancora alla società transalpina, Ballardini è un ‘Mr.Wolf’ abituato a risolvere problemi che tuttavia con la piazza neroverde – doveva arrivare già quando venne esonerato Di Francesco, ormai 10 anni fa, poi non se ne fece nulla – non ha mai avuto troppo feeling e Oddo è l’underdog apparso a sorpresa tra le pieghe di ovvio divenire. I profili sono quelli, ma restano sullo sfondo, almeno per ora: e se Dionisi, sabato dopo la partita, ha parlato da allenatore del Sassuolo, manifestando il necessario realismo e la debita consapevolezza di quanto il momento sia complicato ("sono un dipendente del Sassuolo") va registrato come Giovanni Carnevali, AD e plenipotenziario neroverde, sull’argomento del possibile avvicendamento in panchina abbia glissato, tanto nel pre quanto nel post-gara del Mapei Stadium. A suggerire scenario comunque in evoluzione. E ad aggiungere come la fase di riflessione interna, in casa neroverde, sia tutt’altro che finita, ma piuttosto in corso.

s. f.