"Dopo dieci anni l’archivio storico deve tornare in paese"

L'associazione Nasco chiede ai candidati Massimo Glielmi e Fabrizio Nardini di riportare l'archivio storico comunale a Spilamberto, sottolineando la mancanza di valorizzazione a Vignola.

L’archivio storico comunale torni a Spilamberto. È questa, in sintesi, la richiesta che l’associazione culturale Nasco, presieduta da Criseide Sassatelli, ha rivolto nero su bianco ai due candidati alle prossime elezioni, Massimo Glielmi e Fabrizio Nardini. "Esattamente dieci anni fa - scrive l’associazione Nasco nella lettera ai due candidati a sindaco - l’amministrazione comunale deliberò lo spostamento a Vignola dell’archivio storico di Spilamberto, strappandolo alla comunità che per secoli lo aveva prodotto e protetto. Giova ricordare che il nostro archivio, grazie alla ricchezza della storia del paese e alla gelosa salvaguardia da parte dei suoi passati amministratori, risulta senza dubbio tra i più antichi, cospicui ed importanti della zona. Solo col tempo potremo capire la ferita simbolica e culturale (dunque concreta, se riconosciamo che la cultura non è solo astrazione ma forza in grado di plasmare la realtà) che questa scelta ha comportato per il nostro paese. Intanto, però, possiamo senza dubbio affermare due fatti. In primo luogo, il trasferimento dell’archivio a Vignola ha comportato per i cittadini di Spilamberto una spesa complessiva ampiamente sufficiente a finanziare una sua ricollocazione in paese all’interno di un ambiente rispondente alla normativa, come avevamo proposto già nel 2014. In secondo luogo, non vi è alcuna traccia di una reale valorizzazione del nostro patrimonio documentario da parte di chi gestisce il Polo vignolese... In sintesi, a Vignola il nostro archivio è stato senza dubbio conservato; ma a spese nostre e limitandosi appunto a conservarlo, più come un’ingombrante eredità che come un tesoro prezioso... In conclusione chiediamo (a entrambi i candidati) di prendere in considerazione la possibilità (auspicata non solo da noi, ma almeno dai quasi 1000 concittadini che nel 2014 firmarono la petizione contro lo spostamento dell’archivio) di non rinnovare la convenzione con il Polo Archivistico e di pianificare il rientro a Spilamberto".

m.ped.