Echi lontani di musica antica con il quartetto di Jordi Savall

Instancabile ricercatore di repertori storici, tra Spagna, Italia e Scozia.

Fin dai tempi antichi, la musica ha sempre saputo abbattere i confini e forse ancora più oggi "la musica è il dialogo di cui abbiamo bisogno", sottolinea il maestro Jordi Savall. Tra le personalità musicali di maggior rilievo, straordinario interprete dei virtuosismi della viola da gamba, Savall, 83 anni, è un instancabile ricercatore di antichi repertori e di meraviglie musicali rimaste nell’oblio, che sa portare e comunicare a un pubblico internazionale. È un profondo conoscitore della musica antica spagnola, sacra e profana, che sa mettere in relazione con il patrimonio musicale di altre culture, soprattutto dell’area mediterranea. Ed è proprio in questo àmbito che ci accompagnerà oggi pomeriggio alle 17 nel concerto al teatro Comunale di Carpi, insieme al suo amatissimo e ormai leggendario quartetto Hesperion XXI, l’ensemble che ha fondato esattamente cinquant’anni fa, con Xavier Diaz - Latorre (chitarra), Andrew Lawrence - King (arpa barocca spagnola) e David Mayoral (percussioni).

"Folìas & Canarios - Dall’Antico al Nuovo Mondo" è il titolo di questo viaggio nella storia, seguendo le tracce della Follia e del Canario, antiche danze popolari dalla semplicità ipnotica, le cui radici affondano nella notte dei tempi: il panorama musicale si muove fra Spagna, Italia e Scozia, abbraccia le antiche tradizioni basche e catalane, così come il "Fandango" di Santiago de Murcia e "The Lancashire Pipes" da "The Manchester Gamba Book", fino a una "Gallarda napoletana". Tanti ritmi che nel tempo si sono mossi per l’Europa, rigenerandosi ogni volta in nuova espressioni musicali. "Quando si suona è importante lasciare che sia la musica a parlare, seguire ciò che ci dice, dando libertà e spazio all’improvvisazione – ha detto Jordi Savall in un’intervista -. Una relazione è fatta di ascolto e reazione e così funziona il nostro rapporto con la musica".

s. m.