Jacopo Franceschini
Cronaca

Modena, Elezioni. Scintille su rifiuti e sicurezza: "Ora il sistema va cambiato"

Il confronto alla camera di commercio: tre ore di dibattito acceso tra i candidati sindaco. Dal porta a porta alle baby gang, fino alle nuove idee per ripensare ai quartieri e la viabilità.

I candidato sindaco alle prossime amministrative

I candidato sindaco alle prossime amministrative

Modena, 31 maggio – Tre ore di dibattito acceso. Si sono ritrovati mercoledì sera presso la Camera di Commercio di Modena i candidati sindaco alle prossime amministrative (assente solo Mezzetti per indisposizione, sostituito da Diego Lenzini), attorno al tavolo organizzato da Lapam, Confesercenti, Confartigianato e CNA Confcommercio, per discutere con gli imprenditori e gli artigiani dei propri programmi politici. Tanti i presenti che hanno riempito l’aula, un pubblico attento che talvolta non ha fatto mancare la propria voce.

Il primo punto toccato dai politici in gara riguarda lo spinoso tema sicurezza. Secondo Marco Meschiari, del Movimento 3V, "a Modena abbiamo un problema con le baby gang, da affrontare con un maggiore intervento della Polizia locale che può fare tanto". Per Lenzini-Mezzetti (centrosinistra), "il nostro obiettivo è una questura di fascia A. Negli ultimi anni ci siamo impegnati tanto come amministrazione, senza mai ridurre il numero di dipendenti nelle forze dell’ordine; è evidente che poi il problema immigrazione vada discusso assieme al Ministero". La prof Maria Grazia Modena, di ’ModenaxModena’ punta a migliorare gli stipendi dei poliziotti: "Miglioriamo il lavoro delle forze dell’ordine. Abbiamo ottimi professionisti che operano nel settore sicurezza e bisogna impiegarli nelle zone meno sicure della città". Negrini (Centrodestra) chiede la dotazione di taser alle forze di polizia: "Inserimento di taser per contrastare le aggressioni con armi da taglio, questura di fascia A e l’istituzione di un assessorato alla Sicurezza sono i nostri obiettivi primari". Secondo Claudio Tonelli di ’Modena volta pagina’, "si deve avviare subito il patto ’Modena Sicura’ e potenziare le forze armate specialmente nelle zone periferiche, che sottostanno al controllo di compagini criminali". Per Chiara Costetti di ’RespiriaMo Aria Pulita’ il problema nasce in periferia: "Bisogna fare sicurezza tramite urbanistica e viabilità: costruendo e migliorando i quartieri". Per Daniele Giovanardi, di ’Modena cambia’: "Dobbiamo lavorare sull’immigrazione, controllando chi vive in determinati ambienti, e presidiare meglio le zone più calde della città".

Anche il tema raccolta differenziata ha creato un grande dibattito in sala. Per Maria Grazia Modena, "il Pd è indifendibile, ha acceso un inceneritore raddoppiando i rifiuti bruciati e regalandoci una città che puzza, piena di sacchetti dell’immondizia". Negrini: "Vogliamo cambiare il porta a porta, mettendo una tariffazione puntuale dove chi più ricicla meno paga". Anche Tonelli ha ribadito il disappunto verso la società di smaltimento rifiuti: "Adottiamo il modello di Carpi, Mirandola o Treviso, dove aziende comunali (come AIMAG) operano in maniera efficientissima arrivando a percentuali di rifiuti differenziati che superano il 90%". "Reintroduciamo i cassonetti e chiudiamo l’inceneritore – afferma Chiara Costetti – Paghiamo di più per respirare aria meno pulita, c’è allora un problema evidente". Secondo Meschiari invece "dovremmo adottare un sistema diverso, di raccolta semi-differenziata".

"Ci eravamo prefissati di aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata – sostiene Lenzini del PD – e dal 60 siamo passati al 70% di materiali riciclati. E’ tutto migliorato, ma siamo qui anche per discutere del metodo, a cui si può pensare di apportare qualche modifica per incrementarne l’efficienza". Drastico invece Giovanardi: "Dopo il porta a porta mi domando come possiate continuare a votare Pd: va rescisso il contratto con Hera".