Fiumi sorvegliati speciali. Pioggia insistente, chiudono i ponti. Frane in Appennino

Confermata anche oggi l’allerta arancione per le possibili piene

Fiumi sorvegliati speciali. Pioggia insistente, chiudono i ponti. Frane in Appennino

Fiumi sorvegliati speciali. Pioggia insistente, chiudono i ponti. Frane in Appennino

Pioggia insistente, a tratti anche intense, soprattutto nelle zone collinari e montane della nostra provincia. E gli effetti della pioggia sulle piene dei fiumi ieri si è fatta sentire, determinando uno stato d’allerta sui bacini idrici nel territorio.

E l’allerta arancione per criticità idraulica, diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, è stata confermata per l’area di Modena anche per la giornata di oggi, con le previsioni meteorologiche che indicano condizioni di tempo perturbato con precipitazioni diffuse, di moderata intensità ed anche a carattere di rovescio. Sono stati chiusi da ieri sera alle 20, Ponte Alto e ponte Navicello a Modena e il ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera. La previsione di piogge notturne e lo scioglimento della neve in montagna, infatti, hanno determinato una lenta evoluzione del colmo di piena del fiume Secchia, come spiegano i tecnici della Protezione civile, determinando così la chiusura precauzionale delle due infrastrutture che verranno riaperte alla circolazione non appena il fiume sarà sceso sotto soglia 2 che corrisponde a 8 metri a Ponte Alto. Già dal pomeriggio era stato chiuso il ponte di via Curtatona, a causa dell’innalzamento del livello del torrente Tiepido.

Nel monitoraggio e nel controllo degli argini sono impegnati i tecnici comunali, provinciali e di Aipo, i volontari della Protezione civile e, nel presidio della viabilità, gli operatori della Polizia locale. Il coordinamento degli interventi è affidato al Coc, il Centro operativo comunale.

Per la protezione civile è attiva la Sala operativa unica integrata di Marzaglia.

Da segnalare disagi anche in Appennino. Per l’intera giornata di ieri si sono susseguite piogge non intense a momenti di pausa, ma qualche terreno ha iniziato a cedere, come nel caso della strada ponte di collegamento tra via Lotta e via Fontanine a Fanano, che è stata chiusa al transito veicolare e pedonale. Ieri mattina hanno svolto sopralluogo il sindaco Stefano Muzzarelli e i tecnici del Comune. "Non è una frana di grosse dimensioni – dice il primo cittadino -, ma la stiamo monitorando perché la scarpata è alta, è tutta terra, mancano i drenaggi nel campo superiore, coltivato, il terreno è imbibito, e sotto c’è un fosso che tira giù. Proprio in questo punto esiste un progetto di intervento da parte del Consorzio di Bonifica Burana. È tutto pronto per eseguire l’intervento, ma i lavori inizieranno la prossima primavera, non sicuramente durante l’inverno".

Cedimento di terreno anche nel territorio di Zocca, con uno smottamento importante a bordo strada in via Tezza. Smottamenti di scarpate anche in altre parti della nostra montagna e lungo la Fondovalle Panaro, che non hanno comunque invaso la carreggiata. Preoccupazione nel comprensorio sciistico del Cimone dove era prevista una precipitazione nevosa oltre i 1700 metri di altitudine. La neve è caduta alle quote alte fino alle 22 di lunedì poi si è trasformata in acqua. Le piste che nel fine settimana erano aperte stanno ancora reggendo, ma i danni non mancano. E le previsioni meteo per oggi sono di cielo coperto con pioggia mista a neve. Inutile dire l’ulteriore danno per il Consorzio Cimone che nonostante la penuria di neve era riuscito a fare il miracolo di garantire la sciabilità in diverse piste grazie agli investimenti sull’innevamento programmato e al lavoro svolto dagli operatori delle scuole sci e di tutti gli attori del sistema neve.

Walter Bellisi