Chiara Barin
Chiara Barin
Cronaca

Gianfranco Apparuti morto, addio al rilegatore famoso nel mondo

Storico rilegatore, aveva 81 anni e da oltre mezzo secolo lavorava nel laboratorio di legatoria in via Saragozza. Il ricordo del figlio: "La sua tecnica era impareggiabile, punto di riferimento per i bibliofili"

Due immagini di Gianfranco Apparuti, il rilegatore è morto a 81 anni

Due immagini di Gianfranco Apparuti, il rilegatore è morto a 81 anni

Modena, 26 marzo 2023 – Si è spento a 81 anni Gianfranco Apparuti, uno dei più profondi conoscitori dell’arte della rilegatura di libri antichi. Con lui se ne va un patrimonio di conoscenza inestimabile: "Era in grado di riconoscere influssi, contaminazioni degli stili e di salvare libri talmente malmessi che, se non fossero finiti nelle sue mani, sarebbero stati irrecuperabili", ricorda il figlio Ruggero che ha ereditato tutti i segreti del padre e che, in queste ore, sta ricevendo commossi messaggi da collezionisti e bibliofili da Inghilterra, Olanda e perfino dagli Stati Uniti.

Le opere da lui restaurate sono custodite dai piu grandi collezionisti e nei più importanti musei.

Gianfranco Apparuti, nato in via Scarpa l’8 maggio del 1941 - da sempre appassionato di libri - aveva iniziato il mestiere di restauratore da ragazzo, nella bottega del maestro Adelmo Manicardi e nel 1968 aveva aperto la bottega di via Saragozza, dove oggi lavora il figlio Ruggero: "E’ venuto in laboratorio fino a due settimane fa – racconta – Questo posto era la sua vita. Ora dovrò andare avanti senza lui, mi ha tramandato tutto quello che sapeva e so che posso farcela, ma mi mancheranno la sua supervisione, i suoi consigli... la sua presenza mi dava sicurezza".

Qui, nel cuore di Modena, da 55 anni c’è un laboratorio che è un vero tesoro, uno scrigno di segreti senza tempo. Un punto di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo e che, nell’era del digitale, restituisce il fascino di volumi vecchi di secoli. Libri e incunaboli che - grazie alle cure di Apparuti padre e figlio - sono tornati e torneranno all’antico splendore.

Gianfranco Apparuti era tra i numeri uno al mondo per quanto riguarda la rilegatura d’arte e andava fiero della sua collezione di ferri da incisione, pezzi unici risalenti ad epoche antiche e oggi introvabili: "Li ereditò dal maestro Manicardi, con questi strumenti possiamo replicare rilegature dal 1200 al 1800 – spiega ancora Ruggero, specializzato nel restauro e nella ricostruzione della pelle antica – Mio padre sapeva usare e abbinare questi ferri in modo impeccabile, la sua tecnica era impareggiabile e altri restauratori, spesso, si rivolgevano a lui per avere i suoi preziosi consigli. Ma i segreti del mestiere, quelli non li rivelava mai, se non a me. Ha avuto clienti da tutto il mondo, parliamo di biblioteche, collezionisti, musei".

Gli Apparuti hanno lavorato anche per i musei modenesi, la biblioteca dell’Accademia militare e dell’abbazia di San Pietro, dove domani alle 14.30 si terrà il funerale di Gianfranco. Tra i lavori commissionati alla legatoria antiquaria Apparuti, spicca il restauro di un volume del ’600 sul Beato Amedeo IX di Savoia, richiesto proprio dalla famiglia Savoia che nel 2002 ha donato l’opera a Papa Giovanni Paolo II.

Gianfranco Apparuti, oltre a Ruggero, lascia i figli Sonia ed Eugenio e la moglie Deanna.