Silvio Cortesi
Cronaca

Modena, Giornata della sclerosi multipla: "Diagnosi e trattamenti precoci possono rallentare la malattia"

Sono 1.200 i pazienti seguiti dal centro a Baggiovara: tra le più colpite, le donne tra i 25 e i 35 anni. La neurologa Vitetta: "È richiesto il lavoro di molti professionisti. Tutti insieme formiamo una squadra".

Giornata della sclerosi multipla

Giornata della sclerosi multipla

Modena, 28 maggio 2024 – È diventata una malattia cronica. Parliamo della sclerosi multipla, la malattia del sistema nervoso centrale caratterizzata da infiammazione e progressiva perdita della guaina che ricopre i nervi (cosiddetta demielinizzazione). I sintomi? Un calo della vista non giustificato da problemi oculistici, problemi nei movimenti, vertigini. Giovedì 30 maggio si celebra la giornata mondiale della sclerosi multipla, che colpisce ogni anno una sessantina di modenesi, soprattutto donne tra i 25 e 35 anni.

Le cause? Una combinazione di fattori, compresa la predisposizione individuale.

Sono 1.200 i pazienti seguiti dal centro sclerosi multipla dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, che si trova presso l’ospedale di Baggiovara. A Modena esiste dal 2018 un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale che, grazie ai progressi scientifici, ha migliorato le loro prospettive.

"Il trattamento precoce con farmaci ad alta efficacia ha dimostrato di poter ridurre il rischio di ricadute e rallentare significativamente la progressione della disabilità", afferma Jessica Mandrioli, da marzo direttrice dell’unità operativa di neurologia dell’Aou.

Il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale prende in carico il paziente sin dal momento del sospetto diagnostico, per assicurare una diagnosi accurata e un trattamento precoce.

"La sclerosi multipla è una malattia complessa che richiede il lavoro di molti professionisti - spiega la neurologa Francesca Vitetta, responsabile del percorso – La nostra squadra si avvale di uno psicologo, infermiere, fisiatra/fisioterapista, dietista, logopedista, urologo, oculista, neuroradiologo, ginecologo, neuropsicologo, psichiatra".

"I farmaci sono più efficaci, ma è cresciuto anche il loro impatto sul sistema immunitario e il possibile rischio di eventi avversi – aggiunge la neurologa Diana Ferraro, direttrice del centro malattie demielinizzanti – Per questo collaboriamo con il dipartimento di sanità pubblica e un team multiprofessionale che comprende il cardiologo, dermatologo, oculista, gastroenterologo, reumatologo e infettivologo". La presa in carico riabilitativa prevede la conoscenza della persona nel suo insieme, ovvero del suo ambiente familiare e sociale, lavoro e interessi. "In tal modo cerchiamo di fornire strategie sul come mantenere una buona qualità di vita", dichiara la fisioterapista Sonia Susassi.

Il centro collabora con l’Aism (associazione italiana sclerosi multipla) che, attiva a Modena dal 1993, sostiene attualmente 621 persone con sclerosi multipla e altre 300 coinvolte a vario titolo. "Organizziamo incontri su alimentazione, fattori di rischio ambientali, fatica, attività sportiva, benessere e nuovi orizzonti terapeutici", sottolinea la vicepresidente Ivonne Pavignani. Per il direttore generale dell’Aou Claudio Vagnini l’umanizzazione delle cure e la collaborazione con il volontariato sono fondamentali nel trattamento della sclerosi multipla, la cui incidenza è in lieve incremento.