CHIARA MASTRIA
Cronaca

Gli scatti di Allan "Le star dietro i riflettori"

David Bowie, Amy Winehouse, Tina Turner: a Fiorano la mostra ’It’s (Not) Only Rock’n’roll’ svela sguardi differenti sui divi della musica

Gli scatti di Allan "Le star dietro i riflettori"

Gli scatti di Allan "Le star dietro i riflettori"

David Bowie – che gli chiese di raggiungerlo a Roskilde, in Danimarca, per farsi ritrarre con secchiello e paletta sulla sabbia –, i Sex Pistols, Amy Winehouse, Tina Turner, Britney Spears, Paul Mc Cartney, Freddie Mercury durante le registrazioni di Live Aid: Mark Allan, da dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica, li ha incontrati tutti. Conosciuto per il suo lavoro di documentazione dei concerti di musica classica promossi dal Barbican Centre di Londra, in trent’anni di carriera ha collezionato i ritratti di chi ha fatto la storia del rock e della pop music: si è mosso tra backstage e club londinesi catturando il lato umano delle star – "la loro unicità" – e oggi lo restituisce a noi attraverso la mostra ‘It’s (Not) Only Rock’n’roll’ che inaugura sabato alle 18 a Fiorano Modenese, al Cineporto dell’Emilia-Romagna. Una retrospettiva di quarantotto scatti per raccontare il dietro le quinte di questo mondo scintillante che sabato presenterà lo stesso Allan, in una conversazione con Pierfrancesco Pacoda. Poi, dalle 22, seguirà il concerto dei Ninos Du Brasil, duo composto dall’artista e performer Nico Vascellari e dal batterista Nicolò Fortuni.

Allan, cosa cerca quando si trova dietro l’obiettivo, davanti a un artista?

"Il mio obiettivo va oltre la semplice fotografia dell’aspetto fisico: cerco di esprimere l’unicità della personalità e del carattere. Il processo comporta spesso una preparazione meticolosa dell’illuminazione e della scenografia per garantire la migliore qualità dell’immagine. Fotografare spettacoli dal vivo, invece, presenta una dinamica diversa. Come fotografo assumo un ruolo di osservatore, proprio come il pubblico, cercando di catturare l’essenza della presenza scenica dell’artista nel limitato tempo a disposizione".

Nella sua carriera ha immortalato indiscusse stelle della musica. Cosa le ha lasciato l’incontro con questi personaggi?

"Nel mondo della fotografia delle celebrità ci si trova spesso in mezzo a un vivace entourage. Tuttavia, ho scoperto che i momenti più autentici nascono in ambienti più intimi. Un esempio lampante è stata la sessione con Amy sulle scale. Indipendentemente dai limiti di tempo, è fondamentale instaurare rapidamente un rapporto con il soggetto per ottenere una fotografia davvero ben riuscita".

Cosa ha scoperto nei backstage di questo mondo scintillante?

"Gli ambienti del backstage spesso rivelano un lato più leggero, ricco di umorismo e affiatamento tra i membri delle band. Ma c’è anche una componente fondamentale di duro lavoro professionale. È il caso della gestione dei meet-and-greet con i Vip e gli ospiti in cui gli artisti si intrattengono, conversano e scattano fotografie con i partecipanti. Inoltre, il ritmo del tour prevede un debriefing notturno dopo lo spettacolo per perfezionare le performance. Ricordo che Tina Turner rivedeva e migliorava meticolosamente la sua esibizione con i ballerini, spesso lavorando fino a tarda notte".

Da dietro l’obiettivo, in questi trent’anni di carriera, ha visto di tutto: i dietro le quinte del Barbicane Centre di Londra, i club punk della capitale, concerti rock ed eventi esclusivi come il Royal Wedding o le Olimpiadi di Londra. Nel futuro cosa spera di trovare?

"La diversità e l’imprevedibilità di questi eventi continuano ad alimentare la mia passione per la fotografia. Una delle mie aspirazioni attuali è quella di condividere queste esperienze e queste fotografie attraverso mostre e libri, offrendo uno sguardo sul vivace mondo della fotografia e, più in generale, delle arti performative".