
L’esultanza dei giocatori neroverdi dopo il gol che ha significato la vittoria sul campo del Frosinone
Frosinone
1
Sassuolo
2
Frosinone (3-5-2): Cerofolini; Bracaglia (38’ s.t. Chicero), Monterisi, Biraschi; J.Oyono (31’ s.t.Partipilo), Begic, Cichella (16’ s.t. Vural), Barcella (31’ s.t. Machin), Marchizza; Ambrosino, Ghedjemis (16’ s.t. Kvernadze). All. Greco (Sorrentino, Hegelund, A. Oyono, Szyminski, Garritano, Lusuardi, Sene)
Sassuolo (4-2-3-1): Moldovan; Toljan, Odenthal, Muharemovic, Pieragnolo (38’ s.t. Paz); Boloca, Ghion (24’ s.t. Moro); Berardi (41’ s.t. Volpato), Thorstved, Lauriente’ (24’ s.t. Obiang), Mulattieri (1’ s.t. Pierini). All. Grosso (Satalino, Missori, Paz, Lovato, Miranda, Iannoni, Lipani, F. Russo)
Arbitro: Massa di Imperia (Di Giacinto, Palermo, q.u. Gemelli)
Reti: 24’ p.t. J.Oyono, 37’ p.t. Mulattieri, 28’ s.t. Moro
Note: ammoniti Ghion, Pieragnolo, Thorsvedt, Boloca, Bracaglia. Angoli 1-7, rec. 1’ e 4’.
Gli ex condannano il Frosinone, miracolando il Sassuolo. Il tecnico Fabio Grosso dirige dalla panchina, Mulattieri e Moro gli garantiscono la sesta vittoria consecutiva e restituiscono ai neroverdi il primo posto in classifica in solitaria, 3 punti sopra gli inseguitori del Pisa. Vince ancora la squadra di Fabio Grosso, e in rimonta, a scacciare fantasmi che pure si erano materializzati nelle fasi iniziali di una partita che, per come si era messa, somigliava parecchio a una trappola.
Già: non prendeva gol su azione da ottobre, il Sassuolo, e non andava in svantaggio dallo scorso mese di agosto. Così, quando il Frosinone, dopo 24’ molto ben organizzati – ciociari pericolosi già al 12’ – trova il varco giusto per mettere il muso avanti, con il primo gol tra i pro di Oyono, ti aspetti che il Sassuolo possa inciampare.
Anche perché Massa ha il fischio e il giallo facile, ma a senso unico. E perché i padroni di casa, protagonisti di un avvio di stagione ‘horror’, da un mese a questa parte avevano trovato una loro dimensione – 7 punti nelle ultime 4 gare – e soprattutto nuove consapevolezze. Spinte da subito contro il Sassuolo: difesa a oltranza, per gli uomini di Greco, e verticalizzazioni improvvise a ‘tagliare in due’ un avversario che fatica a pungere, ma con il passare dei minuti trova modo di andare anche oltre la giornata non brillantissima dei suoi ‘solisti’. Berardi galleggia, Laurientè offre la versione meno brillante di sé, e tocca a Mulattieri, allora, inventarsi la rete che ricuce la gara: il cross è di Pieragnolo, l’assistenza aerea di Muharemovic, la rete del centravanti scuola Inter, che poco dopo si arrende ad un guaio muscolare.
La sua uscita, tuttavia, non depotenzia un Sassuolo che ha risorse importanti anche dalla panchina: l’altro ex Moro confeziona la rimonta, premiando una manovra neroverde che con il passare dei minuti si era fatta più fluida, Moldovan la blinda su Kvernadze e quel che resta al Frosinone è l’orgoglio di avercela messa tutta. Al Sassuolo, invece, resta ben altro.
Stefano Fogliani