Hacker e sanità, i vertici fanno il punto: "Riattivazione, ci sono tempi tecnici. Altre aziende ferme ben più a lungo"

La direttrice generale Ausl Petrini ha aggiornato la Conferenza territoriale socio sanitaria: "Alto livello di sicurezza, ma alcuni attacchi imprevedibili". Vagnini (Aou): "Svolto un lavoro straordinario".

Hacker e sanità, i vertici fanno il punto: "Riattivazione, ci sono tempi tecnici. Altre aziende ferme ben più a lungo"

Hacker e sanità, i vertici fanno il punto: "Riattivazione, ci sono tempi tecnici. Altre aziende ferme ben più a lungo"

"La riattivazione di tutti i sistemi richiede tempi tecnici incomprimibili, pena la compromissione del lavoro svolto fino ad oggi, tempi che sono dettati all’attività svolta secondo le indicazioni delle autorità nazionali in materia e della polizia postale". Così ieri la direttrice generale Ausl Anna Maria Petrini ha aggiornato l’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale socio sanitaria in merito all’attacco hacker che ha bloccato tantissimi servizi in questi giorni negli ospedali modenesi. "Ci sono stati – ha spiegato – altri episodi in altri territori nazionali: per quanto l’attenzione alla sicurezza informatica sia elevatissima, queste situazioni non sono mai completamente prevenibili. Si è proceduto e si sta tuttora procedendo a tutte le analisi con la massima cautela, secondo i protocolli operativi, le tempistiche e i prodotti informatici indicati dal Computer security incident response team (Csirt) dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) che ha subito riconosciuto la pronta reattività delle aziende sanitarie all’attacco e che sta seguendo passo passo l’evoluzione della situazione". "Quello che stiamo facendo è stato straordinario – ha proseguito il dg dell’Aou Claudio Vagnini – in altri casi le aziende sanitarie colpite si sono fermate per una settimana, non essendo in grado di fare nulla. Un attacco contro la salute di tutti i cittadini dev’essere considerato criminale, con persone che lavorano per creare il caos". "Si sta ripristinando tutto, i dati sono conservati, il messaggio deve essere chiaro" ha detto il presidente della Ctss Gian Carlo Muzzarelli.

Muzzarelli ha poi toccato il tema della rivalutazione delle tariffe sanitarie contenuta nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), un provvedimento "che considero grave perché si toccano le tariffe ferme da 27 anni, ma soprattutto c’è un taglio di di quasi il 40% con ripercussioni pesanti per la nostra provincia. Bisogna riaprire un tavolo nazionale per evitare che il ministero delle Finanze, senza analisi di merito, agisca portando a dover applicare subito provvedimenti che bloccherebbero l’attività di recupero delle liste". La dg Petrini ha informato che vi è un tavolo di confronto aperto in Regione per trovare un equilibrio che consenta di evitare l’impatto negativo dal punto di vista economico e sul livello di offerta. Su questo è intervenuto anche il dg di Ospedale di Sassuolo Spa Stefano Reggiani: "Questo tema è particolarmente rilevante per noi in quanto erogatori di una parte importante di prestazioni".

"La Ctss sul Pnrr e su tutti gli investimenti ha deciso congiuntamente un elenco di opere e anche gli stralci da realizzare prioritariamente e si sta lavorando, con l’impegno che la Regione ha assicurato, per realizzare tutte le opere che abbiamo deciso in questa sede", ha poi chiarito il presidente Muzzarelli, che ha assicurato agli amministratori la prosecuzione del percorso intrapreso. Le vicende sull’incremento dei costi dei materiali sono note e riguardano tutto il settore edilizio, pubblico e privato, e hanno evidenziato, nella fase di sviluppo dei progetti, degli extra-costi per un valore complessivo di circa 13 milioni che, in ragione di un ulteriore finanziamento ministeriale, si sono poi ridotti a poco più di 8 milioni di euro. Le risorse per integrare le ulteriori spese sono quindi arrivate ma il fabbisogno è stato coperto solo in parte. Ciononostante il piano provinciale "prosegue nel rispetto di tutte le scadenze definite".

Si è poi passati a uno dei punti fondamentali all’ordine del giorno, l’apertura dei primi Centri di assistenza urgenza (Cau): "E’ stato fatto un lungo e approfondito lavoro, un piano di comunicazione nei singoli comuni per spiegare al meglio e cercare di rafforzare l’assistenza territoriale, la presa in carico dei cittadini nei nostri territori", ha poi proseguito la dg Ausl lasciando la parola alla direttrice sanitaria Romana Bacchi che ha illustrato la progettualità e le tempistiche di attivazione. "Il sistema informativo – ha precisato Bacchi – prevede l’invio costante dei dati in Regione, noi abbiamo aggiunto una serie di indicatori per verificare settimanalmente tutti i dati".