"Hacker, nessun dato distrutto"

La Regione Emilia-Romagna deve spiegare le nuove misure adottate per supportare le aziende colpite dall'attacco hacker alla sanità modenese nel novembre 2023. L'assessore alla Sanità Raffaele Donini afferma che i dati non sono stati distrutti o compromessi, ma copiati. L'indagine si concentra su chi ha effettuato l'attacco e chi ha utilizzato i dati.

"La Regione spieghi quali sono le nuove misure adottate per supportare le aziende ad oggi colpite dall’attacco hacker che ha interessato la sanità modenese lo scorso novembre".

A chiederlo è, in una interrogazione, Palma Costi (Pd) che ricorda come "la risoluzione di questa criticità non può essere lasciata solo alle strutture sanitarie o alle Regioni, è urgente e necessario un intervento coordinato dello Stato con le Regioni e le strutture sanitarie, proprio a seguito di attacchi sempre più frequenti ad aziende sanitarie di più regioni".

"La giunta faccia chiarezza sui dati sottratti da un gruppo di hacker alle Ausl della provincia di Modena, nel novembre 2023, e dica se sia verosimile che gli oltre 1.200.000 file rivendicati siano realmente stati sottratti dalle aziende sanitarie regionali" chiede in un’altra interrogazione la capogruppo di Forza Italia, Valentina Castaldini.

"Dico ciò che sono autorizzato a dire visto che ci sono indagini in corso: l’attacco hacker del novembre scorso non ha comportato la distruzione o la compromissione di dati come invece è avvenuto in altre parti d’Italia in situazioni simili – spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini – Noi abbiamo subito la copiatura. Il dato dello 0,5% che è stato duplicato è stato confermato. L’indagine in corso non si concentra solo su chi ha fatto l’hackeraggio, ma anche su chi ha usufruito di questi dati.

L’Ausl è in relazione con i cittadini per spiegare loro cosa è avvenuto e cosa si sta facendo".