Il Barozzi esulta con Damiano: "Questo caso serva da lezione. Ora chi ha sbagliato chiarisca"

Sospensione annullata, sorrisi davanti all’istituto. I compagni: "L’unione ha fatto la differenza". Il 18enne felice ma cauto: "Giustizia in parte, bisogna ancora fare luce sulle responsabilità".

Il Barozzi esulta con Damiano: "Questo caso serva da lezione. Ora chi ha sbagliato chiarisca"

Il Barozzi esulta con Damiano: "Questo caso serva da lezione. Ora chi ha sbagliato chiarisca"

di Giorgia De Cupertinis

Sorride Damiano, mentre varca i cancelli dell’istituto Barozzi, circondato dall’affetto – immancabile – dei suoi compagni di classe e amici. Sorride, "soddisfatto" del dietrofront che la scuola ha deciso di compiere, annullando quella sospensione di dodici giorni che tanto, nei giorni scorsi, aveva fatto discutere.

"Sono contento, sì. O meglio, sono soddisfatto, perché in parte è stata fatta giustizia – confida il diciottenne –. Adesso mi auguro che vengano fatti i dovuti accertamenti a chi ha sbagliato in questa vicenda: a me ne sono stati fatti diversi in questo periodo e finalmente è stato dimostrato che ho detto la verità, che non ho sbagliato. Spero venga fatto lo stesso anche per quanto riguarda altre persone".

Il sapore di questa conquista, infatti, è dolceamaro. "Non sono stati fatti tutti gli approfondimenti necessari, ma serve farli, per capire realmente cosa sia successo in questa scuola e che cosa abbia portato poi a questa situazione, in modo tale da appurare che tutti abbiano detto la verità e si siano comportati nel modo corretto – continua Damiano –. Mi auguro che questo episodio faccia capire a tutti che noi studenti abbiamo la libertà di esprimerci, ma anche di criticare nel momento in cui pensiamo che qualcosa non funzioni. Spero questa storia venga presa d’esempio, in modo tale che in futuro non succeda la stessa cosa a nessun altro".

Sconfinato l’affetto e la solidarietà che il giovane ha saputo raccogliere intorno a sé: soltanto lo scorso sabato, centinaia di persone si sono ritrovate al Novi Sad per stargli vicino. "In questo periodo ho ricevuto l’appoggio di tante persone – conclude lo studente – e questo mi ha sempre reso felice. Se sono ancora rappresentante d’istituto? Certo, con grande orgoglio".

Accanto a lui, ci sono gli amici. Amici che hanno sempre dimostrato al diciottenne sostegno e solidarietà. "Bisogna ancora far luce sulla vicenda, perché quello che è successo, comunque, rimane. Non si sa se adesso questo capitolo sia realmente finito – spiega Riccardo Laiolo – ma questo episodio ci ha ’impaurito’, perché non sentiamo tutelata la nostra libertà di espressione. È vero, la sospensione è stata revocata, ma chi ci dà la garanzia che se succedesse un altro episodio di questo genere, le conseguenze non sarebbero le medesime? È importante fare squadra tra di noi, perché la solidarietà e la comprensione verso Damiano ha fatto la differenza".

"Damiano ha rappresentato gli studenti e sono felice di questo dietrofront. Abbiamo dimostrato che l’unione serve realmente per fare la differenza – spiega Alaa Rady –. Mi auguro che questa situazione possa far aprire gli occhi a tanti ragazzi, per combattere l’individualismo".

Fa eco lo studente Christian Silanos: "Speravo in questo dietrofront della scuola, per la persona che è Damiano e per tutti quanti noi. Ho cercato di immedesimarmi nella sua situazione e non è facile: non bisogna mai abbassare la guardia, soprattutto perché la notizia è arrivata da poco e bisogna comunque rimanere attenti per capire che cosa succederà in futuro. Adesso, però, non posso che essere felice della decisione che è stata presa".