Il caso Aimag agita i partiti Tensione nel Pd a Concordia

Prandini rompe il fronte dell’Area Nord e non firma per la gestione pubblica. Nelle Terre d’Argine e a Carpi opposizioni unite: "No alla cessione a Hera".

Il caso Aimag agita i partiti  Tensione nel Pd a Concordia

Il caso Aimag agita i partiti Tensione nel Pd a Concordia

Si fa sempre più aspro il confronto sul futuro di Aimag, la multiutility di Mirandola entrata nelle mire della società di servizi bolognese Hera. Il confronto, che da settimane oppone i 21 soci aderenti al Patto di Sindacato che regge la governance della azienda della Bassa, non è più solo territoriale in quanto i due schieramenti che si contrappongono cominciano a denunciare le prime crepe. Fino ad ora lo scontro era, tra comuni dell’Area Nord e mantovani da una parte, e Carpi e Terre d’Argine dall’altra. Quanto accaduto in consiglio comunale a Concordia, però, mina la compattezza dei comuni dell’Area Nord.

"Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – denunciano i consiglieri di minoranza della Lista Civica Per Concordia – è andato in scena l’ennesimo atto di arroganza della maggioranza che si raccoglie attorno al sindaco Luca Prandini, talmente forte da non risparmiare persino il loro stesso capogruppo Paolo Negro. Concordia, primo comune ad avere all’ordine del giorno l’attribuzione del mandato al sindaco ha mostrato il peggio di sé con i consiglieri di maggioranza, in primis Luca Prandini, che si sono rifiutati di firmare una dichiarazione politica presentata dal loro capogruppo e concordata la sera prima a Mirandola da tutti gli amministratori della Bassa e mantovani per mantenere un forte controllo pubblico di Aimag". Ma, se "Atene piange, Sparta non ride".

Infatti, nelle Terre d’Argine e Carpi i sindaci e le loro maggioranze si trovano a dover sfidare sulla cessione di Aimag a Hera le barricate alzate a gran voce e all’unisono dai rispettivi gruppi di minoranza, M5S, Lega, Fratelli d’Italia, Carpi Futura, Progetto Campogalliano e Forza Italia. "Ciò che emerge dall’ultimo incontro fra amministratori del ’bacino Aimag’ tenuto a Mirandola – segnalano le minoranze di Carpi e Terre d’Argine – è una volontà trasversale ed unanime nel difendere e mantenere Aimag a controllo e gestione pubblica. Una condivisione che trova tuttavia un forte ostruzionismo, prevalentemente da parte del sindaco di Carpi Alberto Bellelli, insieme agli altri sindaci delle Terre d’Argine.

Reticenze inspiegabili ad appannaggio di un socio privato, Hera, che ora pretenderebbe il controllo dell’azienda, mettendo in serio pericolo la tenuta della stessa rispetto alle future gare che si prospettano nei prossimi anni. Hera – accusano – è entrata come socio privato in Aimag nel 2009 e non ha mai in questi anni cercato di creare particolare sinergia e sviluppo con la nostra multiutility".

Alberto Greco