VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Il caso dell’arresto violento. Idrissa assolto dalle accuse. Non oppose alcuna resistenza

Il 23enne era stato fermato dai carabinieri in Largo Garibaldi e trovato senza documenti. A sua volta denunciò i militari di averlo aggredito. La sentenza sarà valutata nell’altro fascicolo.

Idrissa assolto dalle accuse

Idrissa assolto dalle accuse

Modena, 7 giugno 2024 – Non oppose resistenza ai carabinieri e non danneggiò l’auto di servizio.

E’ stato assolto perché il fatto non sussiste, ieri, il giovane guineano Idrissa Diallo, finito a processo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, appunto.

Si tratta del 23enne che a sua volta denunciò un ‘arresto violento’.

Il giovane aiuto cuoco, infatti, attraverso il proprio legale Barbara Bettelli, ha presentato formale denuncia, con l’ipotesi di reato di lesioni nei confronti del carabiniere che lo avrebbero picchiato durante un controllo lo scorso marzo, avvenuto in Largo Garibaldi.

La vicenda era venuta alla luce a seguito del video diffuso sui social, che riprendeva un militare mentre prendeva a pugni il 23enne, nel tentativo di farlo salire sul mezzo di servizio.

"Me lo aspettavo – afferma il legale di Diallo, l’avvocato Bettelli – era evidente non vi fossero stati i reati contestati al mio assistito: era un processo che si poteva evitare, l’arresto, seppur convalidato era illegittimo. Come sta Idrissa? Si è liberato di un peso e continua la sua vita".

Nel corso della precedente udienza il legale del giovane aveva chiesto il processo con rito abbreviato.

Ieri mattina, al termine del procedimento il 23enne è stato quindi assolto perchè il fatto non sussiste.

Il giudice, che depositerà le motivazioni della sentenza tra sessanta giorni, ha inviato gli atti al pm per una valutazione in relazione alla condotta dei carabinieri. La procura, lo ricordiamo, ha aperto un fascicolo sull’episodio ma le indagini, da parte della squadra mobile, sono ancora in corso.

Nel frattempo i militari sono stati trasferiti in altre sedi.

Nel video era ben visibile l’azione violenta contro il 23enne, al quale i carabinieri avevano chiesto di esibire i documenti.

Il giovane aveva spiegato loro di non averli con sé e di essere diretto al ristorante di San Damaso dove da anni lavorava. "Chiedeteli al mio datore di lavoro" aveva suggerito il giovane ma, subito dopo, il militare aveva cercato di caricarlo sull’auto. Le indagini sono in corso per capire cosa sia accaduto prima di quel momento, in cui si nota il militare prendere a pugni il 23enne.

L’avvocato ha sostenuto in aula come nei video estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza del centro, ma anche in quello dell’autobus, poi acquisito dalla polizia non si veda alcun tipo di violenza attiva commessa dal ragazzo.

Per questo l’avvocato Bettelli aveva sostenuto l’insussistenza del fatto.

Ieri, alla fine, la sentenza di assoluzione nei confronti del 23enne.