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Il Duomo rinasce dopo il sisma: "Aprirà le porte il 26 maggio"
L’annuncio verrà dato dal parroco don Daniele Bernabei proprio oggi, durante la solenne Messa di Pasqua, ed è uno degli annunci più attesi da tutti coloro che amano Finale e non vedono l’ora di vederla rinascere dalle ferite del sisma. L’antico Duomo di Finale (chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo), chiuso dal 20 maggio 2012, riaprirà nel pomeriggio di domenica 26 maggio. La data è stata stabilita pochi giorni fa e ora diventa ufficiale.
A dodici anni dal terribile sisma e a quasi cinque dall’avvio dei lavori, finalmente la chiesa – che è stata uno dei primi simboli del terremoto – tornerà a spalancare le sue porte. Abbiamo ancora negli occhi l’immagine delle rovine, delle pietre della facciata crollate sul sagrato dopo le prime scosse nel cuore della notte: la foto del crocifisso che si trovava alla sommità e che piombò a terra fece il giro del mondo. ‘Ritrovare’ il Duomo sarà dunque come accendere una luce di speranza a Finale: è il primo monumento che riapre dopo il sisma. Come abbiamo già riferito nei mesi scorsi, i lavori strutturali e di restauro delle decorazioni del Duomo sono stati ultimati già da qualche tempo. Si sono dovute affrontare poi altre problematiche e gli ultimi chilometri – come avviene anche nelle gare ciclistiche o podistiche – si sono rivelati ancor più impegnativi del previsto. Queste settimane serviranno per mettere a punto l’impiantistica e anche ricollocare le preziose opere d’arte che erano state salvate e portate in parte anche al Palazzo Ducale di Sassuolo, presso il cosiddetto "ospedale dell’arte". Sono state tutte ripulite e restaurate. Tornerà in Duomo anche la venerata immagine della Beata Vergine delle Grazie, risalente ai primi del ‘600. E riascolteremo finalmente il maestoso organo, realizzato ai primi del ‘900 e restaurato già lo scorso anno dalla stessa ditta Mascioni.
L’inaugurazione del Duomo (a cui è annunciata la presenza dell’arcivescovo Erio Castellucci) sarà certamente un evento: l’ultima domenica di maggio, tradizionalmente, a Finale si festeggia Maria Ausiliatrice e si tiene anche una storica processione in onore della Madonna.
Quest’anno la ricorrenza diverrà ancora più solenne, con la gioia di riappropriarsi di un luogo carico di storia e di memoria che anche i bimbi, nati dopo il terremoto, potranno finalmente conoscere, come i loro genitori e i loro nonni.
Stefano Marchetti