REDAZIONE MODENA

Il nodo immigrazione : "Permessi di soggiorno, tempi d’attesa inaccettabili"

La denuncia della Cgil: "Per il rilascio o per il rinnovo molte persone aspettano anche un anno. C’è la volontà del governo di rendere le procedure sempre più lunghe, complesse e onerose"

Roberta Orfello (Cgil)

Roberta Orfello (Cgil)

Modena, 20 febbraio 2025 – Tempi di attesa "inaccettabili" per i rilasci e i rinnovi dei permessi di soggiorno dei cittadini stranieri. E’ la denuncia della Cgil di Modena, insieme al sindacato edili Fillea e all’ufficio Migranti Cgil, che critica "tempi di circa un anno per poter avere il documento legale da cui dipendono tutti i principali diritti dei lavoratori immigrati", dice il sindacato. "Nel 2024 – spiega Roberta Orfello della segreteria Cgil (nella foto)– i tempi si sono allungati notevolmente. Ad oggi, dal momento dell’invio della richiesta (kit postale) passano circa 6 mesi per l’appuntamento presso la questura per il foto-segnalamento e il rilievo delle impronte digitali. Poi bisogna attendere ancora da 2 a 5 mesi per il ritiro del nuovo permesso. Nel caso in cui la questura poi richieda documentazione integrativa, i tempi si allungano ulteriormente, superando facilmente l’anno di attesa".

Anche le procedure introdotte lo scorso novembre dal Ministero dell’Interno sulla durata di 9 mesi delle ricevute (in attesa del rinnovo del permesso), non producono l’effetto voluto, con pesanti conseguenze sulla regolarità del soggiorno in Italia e un aggravio di lavoro per gli uffici delle questure (anche per la mancata decisione di non aumentare gli organici).

"Quello che invece appare chiaro – affermano dall’ufficio Migranti Cgil Modena – è la volontà di rendere le procedure per il permesso di soggiorno sempre più lunghe, complesse e onerose, anche per gli stranieri che vivono e lavorano nel nostro paese da anni, spingendoli di fatto in un limbo di attesa che può trasformarsi in vera e propria irregolarità. La realtà quotidiana vissuta dalle persone straniere è ancora oggi una corsa ad ostacoli per accedere a diritti fondamentali come l’assistenza sanitaria, la casa, il ricongiungimento familiare, un lavoro dignitoso, sempre appesi al filo del possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità".

"Se la durata di molti permessi di soggiorno è di 1 anno, ma il tempo necessario per poterlo rinnovare è pari a 1 anno – commenta Souad Elkaddani Dipartimento Lavoratori Stranieri Fillea Cgil – quel cittadino non avrà mai la tranquillità di avere un permesso valido in tasca e durante l’attesa, la ricevuta, nella pratica diventa un problema per uffici o datori di lavoro che faticano a fidarsi di un documento ’datato’, anche se valido". Documento necessario, ad esempio, anche per rinnovare l’assistenza sanitaria oltre un certo periodo, per poter affittare un alloggio o accendere un mutuo, per poter tornare a far visita ai propri familiari nel paese d’origine. Inoltre, il costo che i cittadini stranieri devono sostenere per poter rinnovare il permesso di soggiorno va dai 76 euro fino ad un massimo di 180 euro, costi che aumentano se ci sono anche dei figli e a cui vanno aggiunti quelli per la produzione della documentazione richiesta e marche da bollo. Quindi, dopo aver pagato anche questa tassa per il rinnovo del permesso di soggiorno, il cittadino straniero si trova in mano un permesso di soggiorno quasi scaduto.