Il peso dell’eredità dei padri nello spettacolo allo Storchi

Liberamente tratto da "Re Lear" di Shakespeare, "Nothing. Nel nome del padre, del figlio e della libertà", in scena oggi...

Liberamente tratto da "Re Lear" di Shakespeare, "Nothing. Nel nome del padre, del figlio e della libertà", in scena oggi alle 16 al teatro Storchi, è una riflessione sul tema del potere dei padri e del peso della loro eredità. Creato dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti, con il suo collettivo nomade Balletto Civile il lavoro si concentra sulla possibilità (o meno) di ricominciare, "rinnegando l’idea di classico che ci sovrasta". L’immaginario dei padri contamina le attese dei figli: dunque si sente il bisogno di allontanarsene ma al contempo nutrirsene, per fondare una propria identità "e lasciare che sia il presente a diventare il nuovo classico". Nello spettacolo (che vede in scena un ampio cast) tutto è indagato attraverso il corpo, in una danza di assoli di coppia o di gruppo, a volte eclettica ed esplosiva, a volte raggelata e stilizzata. "È proprio la danza a fare da collante – viene spiegato – proponendosi come elemento rigenerante".