"In corsia la vera criticità si è rivelata l’influenza"

Notte sostanziamente tranquilla per quanto riguarda i postumi dei festeggiamenti. Il direttore del Ps al Policlinico: "Ma aumento dei ricoveri per virus stagionali".

"In corsia la vera criticità  si è rivelata l’influenza"

"In corsia la vera criticità si è rivelata l’influenza"

Giuseppe Pezzuto, direttore del pronto soccorso del Policlinico, com’è trascorsa la notte di San Silvestro?

"È stata una notte sostanzialmente tranquilla, in linea con la nostra solita routine. Non abbiamo avuto casi particolari, a parte un ragazzo di diciotto anni ferito a un dito - con una prognosi di quindici giorni - a causa dello scoppio di un petardo. Oltre a lui, anche un paio di persone con piccole ferite e contusioni per colluttazioni, ma anche queste guaribili in dieci giorni".

Quanti accessi avete registrato durante la notte?

"Intorno ai quaranta accessi: numeri nella media. In un certo senso, anche il picco influenzale e il maltempo hanno ridotto il numero di persone che hanno scelto di festeggiare l’ultimo dell’anno fuori casa".

Una notte tranquilla, quindi.

"Fortunatamente sì. Nel nostro pronto soccorso infatti, non ci sono stati casi gravi riconducibili ai festeggiamenti da trattenere in regime di ricovero".

Tantissimi, invece, i cittadini colpiti dall’influenza. Un aspetto che ha messo in difficoltà anche il personale medico?

"Purtroppo sì. L’influenza sta colpendo anche il personale medico, infermieristico, ausiliare. E in questo modo, per far fronte a tutte le richieste ed esigenze legate a un flusso in aumento, la fatica raddoppia. Nel dettaglio, stiamo registrando un significativo numero di pazienti da ricoverare proprio a causa dell’influenza stessa, che spesso aggrava delle situazioni di cronicità già presenti nella popolazione".

Che prospettive avete?

"Purtroppo la situazione non ci permette di essere molto ottimisti, anche se ogni giorno facciamo tutto il possibile. Ci stiamo mettendo l’anima per tenere duro e rispondere tempestivamente ai bisogni della popolazione".

Quanti i ricoveri, in media, a causa dell’influenza?

"Siamo passati da una media di 16 ricoveri al giorno nei mesi dell’autunno, a una media di 26 o 27 ricoveri nell’ultimo periodo. Ieri (domenica, ndr) ce ne sono stati un po’ meno, circa venti".

Numeri significativi.

"Sì. E in aumento rispetto al 2019, che è l’anno di riferimento prima della pandemia. Uno scenario che però, purtroppo, viene affrontato con un numero di operatori, medici, infermieri, oss molto inferiore rispetto al 2019. Quello che ci lascia meno ottimismo è che la situazione non è più legata a una contingenza, ma sta ormai diventando strutturale: la grande quantità di accessi al pronto soccorso e la grande quantità di persone anziane con problematiche croniche che poi si complicano richiede, infatti, un piano strutturale per sostenere le strutture dell’emergenza-urgenza, realmente sotto pressione".

g. d. c.