In sella alla vita. Ippoterapia per gli studenti con disabilità

Tante attività per i ragazzi insieme a pony e cavalli. Ma ora il progetto è a rischio: servono risorse.

In sella alla vita. Ippoterapia per gli studenti con disabilità

In sella alla vita. Ippoterapia per gli studenti con disabilità

Si chiamano Gemma Betta e Silver, sono due tra i pony protagonisti di un’importante missione: essere "amici terapeuti" di bambini e ragazzi con disabilità psichiche e fisiche. E’ il progetto "In sella alla vita" giunto alla sua quinta edizione. Studenti delle scuole primarie e secondarie di Modena e provincia hanno la possibilità di scoprire una realtà nuova a contatto con i cavalli insieme ai loro compagni di scuola.

Il progetto, nato nel 2019 da un’idea dell’associazione"Il Paddock", in collaborazione con il Gruppo Sportivo "Il Centauro", è cresciuto nel tempo e quest’anno si svolge presso l’ippodromo Ghirlandina. Ben 250 circa i ragazzi coinvolti, il più alto numero mai raggiunto. Una soddisfazione per gli organizzatori ma quest’anno anche una preoccupazione a causa del problema trasporto che mette a rischio il completamento del programma. "Gli anni scorsi avevamo numeri inferiori e la Croce Blu è riuscita a sostenere tutti i trasporti – spiega la coordinatrice Angela Ravaioli – quest’anno con classi sempre più numerose ed essendo la sede un po’ più distante dal centro di Modena abbiamo dovuto coinvolgere più realtà con dei costi non previsti all’inizio dal progetto". "In sella alla vita" è un’idea educativa affascinante. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e dai loro compagni di classe, vengono coinvolti in un incontro ravvicinato con i cavalli, e si impegnano in diverse attività: dal ‘grooming’ dell’animale fino a salire in sella.

Alla fine della lezione realizzano un disegno per illustrare la loro esperienza. Per cercare di superare i costi dei trasporti è nata l’idea del concerto che si ispira ai Blues Brothers, in missione per conto di Dio. L’appuntamento con "Concerto semiserio per una causa molto seria" è per venerdì 5 aprile, a partire dalle 20.30, al Teatro Troisi del Comune di Nonantola. L’ingresso è ad offerta libera e quanto donato sarà raccolto direttamente dalle associazioni che rendono possibile il progetto. Gustavo Savino con la sua band e Lalo Cibelli nella scaletta creata per l’occasione hanno inserito alcuni pezzi, a partire dalla trascinante Everybody needs somebody, che hanno reso indimenticabile il film del regista John Landis e che saranno sicuramente in grado di scaldare i cuori e far ballare il pubblico.

Emanuela Zanasi