GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Incidenti, vittime in aumento: "Ora servono più controlli e interventi nei punti critici"

La nostra provincia è maglia nera in regione: in soli cinque mesi si contano diciassette morti "Uscita autonoma di strada nel 24% dei casi. Velocità e distrazione sono tra le prime cause"

Incidenti, vittime in aumento: "Ora servono più controlli e interventi nei punti critici"

Incidenti, vittime in aumento: "Ora servono più controlli e interventi nei punti critici"

Modena, 4 giugno 2024 – È una piaga profonda. Una piaga che non smette di sanguinare. Una piaga su cui è sempre più necessario "riflettere".

In soli cinque mesi, la provincia di Modena conta diciassette morti sulle sue strade, diciassette vite spezzate sull’asfalto. Numeri che immortalano così un quadro a tinte fosche, soprattutto se si considera che – secondo i dati provvisori raccolti fino al tre giugno – nel 2024 la nostra provincia occupa la prima posizione a livello regionale nella triste classifica della mortalità dovuta alle collisioni stradali, in coabitazione con la città metropolitana di Bologna.

Lente di ingrandimento alla mano, a essere coinvolti in questi incidenti mortali sono stati quattro automobilisti, un autista di un mezzo pesante, cinque motociclisti, un ciclista, cinque pedoni e, infine, un passeggero di autobus (a cui si aggiunge ora la tragedia che ha spezzato la vita di Giacomo Oliviero, sabato notte, lungo la Modena-Sassuolo).

Come fanno sapere dall’Osservatorio sulla sicurezza stradale, sui 17 incidenti mortali, quattro di questi (pari al 24%) si sono verificati per "uscita autonoma di strada" senza scontrarsi quindi con nessun altro veicolo.

Tra le prime motivazioni, c’è senza dubbio "la distrazione di chi si trova alla guida – conferma Mauro Sorbi, presidente dell’osservatorio – che sia accendere una sigaretta, mangiare, stare al telefono. Basta un attimo per distrarsi, ma è un attimo che può finire in tragedia.

Questo è un dato che fa riflettere, da non sottovalutare: spesso a distrarsi maggiormente è chi si ritrova a fare il tragitto casa-lavoro. Fare la stessa strada tutti i giorni porta molti automobilisti – e non solo – a diminuire l’attenzione quando si trovano al volante: in questo modo non riescono a notare in tempo gli ostacoli che ci possono essere nella strada che stanno percorrendo. Serve attenzione, sempre. Ma servono anche più controlli: ad esempio, pensiamo soltanto che un italiano, in media, viene sottoposto all’alcol test una volta ogni sette anni". Sul territorio modenese, infatti, le vittime sono in aumento rispetto allo scorso anno, quando nello stesso periodo di tempo preso in esame, erano 16: il trend, nella nostra provincia, non sembra quindi diminuire.

Nella nostra regione invece, in totale risultano decedute 84 persone per incidente stradale da inizio anno, undici in meno rispetto all’anno scorso (-12%), quando, alla stessa data, furono 95. Ma in Emilia-Romagna, per incidente stradale, muore mediamente una persona ogni due giorni.

"Ci sono diverse strade che, stando anche alle diverse segnalazioni dei residenti, risultano essere punti critici nella nostra città – conferma Davide Paltrinieri della Rete Modena 30 – tra queste c’è via delle Suore, ma anche l’incrocio tra le vie Artigianato e Industria, così come via della Scienza, davanti la scuola. Strade che necessitano di interventi per mettere in sicurezza i cittadini che le percorrono: le possibilità per aumentare la sicurezza sono tante, e spaziano dai semplici dossi fino alle aiuole verdi che, ai lati della strada - così come succede in altri paesi, ad esempio la Germania - obbligano l’automobilista a rallentare e a fare più attenzione.

Un’altra possibilità è rappresentata anche dai cuscinetti berlinesi o altrimenti le ’speed table’, poco diffuse in Italia ma possibili, cioè un dosso allargato o una piccola collinetta estesa, che può anche includere le strisce pedonali per rendere gli attraversamenti più sicuri, ’rialzandoli’. I cartelli, infatti, non bastano e di questo ce ne rendiamo conto ogni giorno: servono strumenti diversi che portino chi è al voltane a rallentare, in maniera sicura".