La laurea sempre più passepartout per aprire ai giovani le porte del mondo del mondo del lavoro. Questo quanto emerge dal recente Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani e in particolare, dell’università di Modena e Reggio Emilia. Già entro il primo anno dal conseguimento del titolo, infatti, il tasso di occupazione, calcolato secondo il metodo Ista,t evidenzia che quasi due laureati su tre (64,2%) dei 3.630 che hanno risposto al questionario AlmaLaurea inviato a tutti i laureati del 2022 (5.398) ha un lavoro, mentre un altro 26,6% sta seguendo un corso universitario o sta facendo un praticantato (è il caso - per esempio - dei tanti laureati di triennali che proseguono iscrivendosi alla magistrale, ndr). Si tratta di un dato assai più performante (+ 7,7%) rispetto al dato nazionale dove la percentuale di laureati occupati a un anno si ferma al 56,5% e anche delle altre università emiliano-romagnole: Bologna (58,9% occupati); Ferrara (52,1%); Parma (59,3%). Cartina di tornasole del valore della laurea è il fatto che il tasso di disoccupazione tra i laureati dell’anno scorso dell’università di Modena e Reggio Emilia è di appena il 5,8%, un dato poco più che fisiologico se pensiamo che in Italia la disoccupazione giovanile supera il 20%. Il contesto di un tessuto economico dinamico come quello modenese e reggiano certamente aiuta e l’uscita dalla pandemia ha favorito, in generale, tanto la ripresa produttiva quanto le prospettive occupazionali come evidenzia il miglioramento di 3 punti percentuali del tasso di occupazione dei laureati dell’anno scorso (dal 61,2% nel 2021 si è passati al 64,2% attuale) e la discesa del peso della disoccupazione, precipitata dall’8,7% nel 2021 ai valori attuali. Rapido per un laureato l’inserimento nel mondo del lavoro, poiché in meno di 2 mesi dall’inizio della ricerca arriva la chiamata.
"Si tratta di dati davvero eccellenti – commenta il rettore professor Carlo Adolfo Porro – che mettono in luce non solo l’altissima qualità della nostra offerta formativa, ma anche la sua capacità di preparare i nostri laureati e laureate a un ingresso nel mondo del lavoro concreto e fruttuoso. Questi numeri riflettono la dedizione e la passione con cui l’ateneo si impegna ad affiancare gli studenti nel loro percorso". A trascinare i dati occupazionali dei laureati Unimore sono soprattutto le lauree scientifiche del dipartimento di Ingegneria e di Scienze fisiche, informatiche, matematiche e quelle della facoltà di medicina e chirurgia.
Alberto Greco