"Investire sul turismo estivo? Lo facciamo, ma senza allarmismi"

Il presidente del Consorzio del Cimone, Luciano Magnani, replica a Paolo Ferrari di Base Italia "In 40 anni solo lo scorso Natale non si è aperta la stazione sciistica per mancanza di neve".

"Investire sul turismo estivo?  Lo facciamo, ma senza allarmismi"

"Investire sul turismo estivo? Lo facciamo, ma senza allarmismi"

L’importante convegno sul turismo che si è svolto la settimana scorsa a Sestola con l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, che ha portato la notizia di oltre 90 milioni di euro per l’Appennino emiliano romagnolo, ha aperto un dibattito sull’impiego di queste risorse. A Paolo Ferrari, coordinatore di ‘Base Italia’ provincia di Modena, che giudica "positiva la notizia della pioggia di milioni, ma preoccupa – dice - che si parli genericamente di nuove forme di offerta turistica senza alcuna ipotesi di riorganizzazione della pubblica amministrazione", replica Luciano Magnani, presidente del Consorzio del Cimone, ricordando che "i convegni e gli incontri sono importanti per confrontarsi e fornire nuove progettualità alla montagna. Come lo è stato quello recente che si è svolto al Castello di Sestola organizzato dal Consorzio Cimone e dal Consorzio albergatori, al quale hanno preso parte 10 sindaci dei comuni montani dell’Emilia Romagna insieme all’assessore Corsini, al presidente della Provincia Braglia e a 76 operatori turistici. Il tema – precisa Magnani - è stato quello di pensare a una multifunzionalità dell’Appennino affinché possa incentivare il turismo sia d’inverno che d’estate. E da lì sono usciti progetti e idee. Quindi certi suggerimenti sono superati, compresa l’ironia verso il pubblico e il privato che si confrontano proprio per migliorare". Magnani afferma di condividere Ferrari "quando dice che bisogna organizzare una programmazione per il territorio con incarichi affidati ad esperti e studi tecnici di settore, come del resto sta già facendo il Consorzio del Cimone anche per l’innevamento programmato".

Ammonisce che però non bisogna lanciare allarmismi perché – spiega - "ricordo che nei miei quarant’anni di attività sul Cimone l’ultima stagione è stata l’unica nella quale durante le vacanze di Natale non si è potuto aprire la stazione sciistica per mancanza di neve e soprattutto per le temperature. In tutti questi anni come direttore della Scuola di sci Sestola, presidente nazionale dei Maestri e ora presidente degli impianti mi sono sempre adoperato per unire istituzioni pubbliche e imprese private anche attraverso molte iniziative". E chiosa: "’Base Italia’ lasci lavorare chi da anni è impegnato per far funzionare l’economia dell’Appennino anche attraverso gli impianti di risalita. Viste le capacità, ‘Base Italia’ e il suo rappresentante portino pure avanti i propri progetti, anche attraverso un convegno, se riescono a organizzarlo, con sindaci, Regione, Provincia e operatori turistici privati".

Walter Bellisi